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Umbria: trova libretto 1953 con oltre 6 mln lire. fa causa a Bankitalia

16 Set 2011, 14:11 Agenzia ASCA

Perugia (PG) - Nel 1953 erano 6.311.190 delle vecchie lire ma oggi, maggiorati di interessi, rivalutazione monetaria e capitalizzazione derivante da una "giacenza' in Banca di 58 anni sono diventati piu' di 5 mln di euro. C'e' anche un 75enne di origine umbra fra quanti hanno deciso di aderire alla class action avanti al Tribunale di Roma, nei confronti di Bankitalia e Ministero delle Finanze, che subentrano, a garanzia, nei rapporti di credito degli Istituti bancari, per il recupero delle somme dei libretti bancari "antichi'. Si tratta, spiega in una nota l'avvocato del Foro di Roma Giacinto Canzona che ha redatto l'atto di intervento volontario nel procedimento n. 41292/11 R.G. la cui udienza e' fissata per il 21 dicembre di quest'anno, "della cifra piu' alta chiesta in Italia per il pagamento di un libretto bancario "antico"'. Il protagonista e' R.C., un commercialista , che poco piu' di un mese fa, durante i lavori di ristrutturazione della casa dei genitori a Terni, ha ritrovato, in un vecchio baule, un libretto della Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo emesso il 19 maggio 1953 a favore della madre E.P., oggi defunta. Alla data del 28 luglio 1953, come da copia del libretto allegato alla comparsa d'intervento, e' riportato un saldo di 6.311.190 lire. Dal conteggio effettuato, prosegue la nota, viene fuori una cifra che tradotta in euro e' di 5.130.000. Per l'adesione all'azione collettiva, che ad oggi e' stata sottoscritta da circa 400 persone, sono disponibili vari contatti, posta elettronica infolibrettiantichi@libero.it e su facebook "libretto antico", mentre a breve sara' completato l'allestimento di un sito internet. pg/mpd

[Fonte: Umbria OnLine]