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Sabato 28 Settembre 2024

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Il Becco del Grifone – n. 12

Perugia (PG) - Dettaglio del Postergale della cappella di San Bernardino in Cattedrale.

Oggi, come ogni anno a Perugia, si dedicano particolari festeggiamenti ai caduti dei moti risorgimentali avvenuti a Perugia il 20 giugno 1859. Le truppe pontificie, inviate da papa Pio IX, occuparono la città colpevole di essersi ribellata al dominio dello stato della chiesa. Secondo una certa storiografia tali avvenimenti prendono il nome di “Stragi di Perugia”, quasi a voler rimarcare la ferocia dei soldati papali che non risparmiarono quanti trovarono sulla loro strada. Ma non vogliamo ora trattare di questo, lasciando agli storici, che già tanto hanno scritto, il compito di raccontare tali avvenimenti, liberandone il condizionamento da ideologie di sorta.  A ricordo della strenua difesa cittadina, l’abitato che va da Porta san Costanzo alla Basilica di San Pietro e i giardini del Frontone prese il nome di Borgo XX Giugno.

Cartolina storica di Borgo XX Giugno

 

Cinquanta anni dopo i fatti e precisamente nel 1909, fu commissionato uno splendido monumento dalle linee neoclassiche allo scultore Giuseppe Frenguelli e posto all’ingresso dei giardini del Frontone. Sopra un imponente basamento sormontato da una colonna corinzia è rappresentato un braciere ardente, a testimonianza del sacrificio dei perugini. Nel lato rivolto a nord sono rappresentati due ignoti popolani senza divisa, nell’atto di resistere all’ingresso delle truppe nei pressi di porta San Pietro. Nel lato sud è rappresentato il grifo di Perugia che ghermisce con il proprio artiglio la tiara papale. Proprio questo particolare voleva significare la fine del potere temporale dei papi e la riacquistata libertà della città di Perugia. Con l’altro artiglio, il Grifo, rappresentando l’audacia dei perugini, stritola la tirannia rappresentata dall’Idra (indomabile bestia mitologica).

 

Ebbene, nel periodo del governo fascista successivamente alla stipula del Concordato tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica, forse per lenire le polemiche più acerrime, il triregno papale fu letteralmente tolto dal monumento e l’artiglio del grifone rimase privo della sua preda fino al 1980, quando, in occasione del restauro del monumento si decise di ripristinare l’originale composizione figurativa rimettendo la tiara al suo posto.

Il Grifo “modificato” ed accanto un Volantino polemico riguardante la modifica del monumento

 

Quanti oggi si recheranno in Borgo XX Giugno a prendere parte alla manifestazione commemorativa, potranno dunque vedere il monumento così come Giuseppe Frenguelli lo aveva concepito originariamente. Senza perderci in sterili giudizi sui fatti che esso rappresenta, abbiamo voluto raccontare questa simpatica (e non molto conosciuta) vicenda che ha riguardato uno dei luoghi simbolo della storia di Perugia sperando che le vicende da esso ricordate e “subite” possano ancora farci riflettere ed interrogare.

  

Il monumento nella sua interezza e particolare del Grifo che ghermisce il triregno dopo il restauro del 1980

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Arcidiocesi Perugia-Città della Pieve ed è stato inizialmente pubblicato su diocesi.perugia.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Umbria OnLine]

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