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Domenica 19 Maggio 2024

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Umbria: Marini, regioni 'Italia di mezzo' guardino oltre propri confini

Perugia (PG) - "La cosiddetta 'Italia di mezzo', le regioni che la compongono, dovrebbero recuperare con forza il tema della competitivita' dei propri sistemi territoriali, guardando oltre i limiti dei propri confini regionali. Riscoprendo e valorizzando i caratteri della sua identita', che non e' solo politica, e che puo' essere una risorsa per il Paese e non un limite". Lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo ieri sera, a Roma, ad una iniziativa promossa dalla Cgil sul tema "Italia di mezzo: quale sviluppo".

"Insieme - ha proseguito - dobbiamo costruire un programma che sappia andare oltre le dimensioni regionali perche' oggi le dinamiche dello sviluppo non si limitano ai ristretti confini di ogni singola regione. Non possiamo, infatti, proseguire con l'atteggiamento culturale che ritiene il centro Italia un pezzo residuale del Paese, costretto e stretto dalle altre due Italie, quella del Nord e quella del Sud. Abbiamo tutte le potenzialita' per poter, insieme, contribuire sia alla crescita dei nostri territori che a quella di tutta la nazione".

Per Marini "qui c'e' il forte tessuto della piccola e media impresa; ci sono le imprese che hanno realizzato i maggiori processi di internazionalizzazione e investito su innovazione e ricerca; c'e' un patrimonio ambientale, paesaggistico, urbanistico e storico di grande qualita', che segna nel profondo i comuni tratti identitari delle nostre regioni; c'e' la rete degli atenei piu' antica e di qualita'. Insomma - ha ribadito - abbiamo tutte le risorse e tutti i fattori necessari a mettere in atto politiche comuni per rilanciare la competitivita' di questa Italia di mezzo. In questo ci aiutera' anche il superamento del gap infrastrutturale, grazie agli interventi che si stanno effettuando e che segneranno la modifica di una vecchia concezione della mobilita' nel Paese che fino a ora ha privilegiato l'idea dello sviluppo verticale delle grandi reti di comunicazione, tralasciando invece quella orizzontale. Inoltre, la nuova stagione dei Fondi strutturali e delle politiche di coesione dell'UE sono state pensate per favorire uno sviluppo locale che puntasse proprio su politiche territoriali comuni a vari sistemi economici regionali. E' questa una sfida che insieme - ha concluso - possiamo e dobbiamo cogliere". pg/map/rob

[Fonte: Umbria OnLine]

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