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Mercoledì 22 Maggio 2024

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Umbria: Confcommercio a Anci, tariffe e tasse insostenibili per imprese

Perugia (PG) - Il riequilibrio di tariffe e tasse relative alla gestione dei rifiuti urbani in favore delle imprese del commercio e del turismo, che ne sopportano il peso ben piu' di quelle di altri settori. E' quanto ha chiesto Aldo Amoni presidente di Confcommercio Umbria al presidente dell'Anci Wladimiro Boccali. "Abbiamo voluto denunciare un fatto ormai insostenibile - ha spiegato Amoni - tasse e tariffe dei servizi pubblici, nel caso specifico dei rifiuti urbani, pesano in maniera discriminatoria sul commercio e il turismo. In tempi cosi' difficili, con una crisi che costringe le imprese non solo a stringere la cinghia, ma in molti casi addirittura a chiudere i battenti, le attivita' commerciali e turistiche non ce la fanno piu' a sopportarne il peso". Tra gli esempi portati all'attenzione del presidente Anci, un albergo con 206 camere paga ogni anno a Perugia 64mila e per la Tia (tariffa per il servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani che nel 2006 ha sostituito la Tassa Rifiuti Solidi Urbani TARSU), alla quale si aggiungono oltre 110mila e della vecchia ICI, per un totale di 174mila e che finiscono nelle casse dell'amministrazione comunale solo per queste due imposte. Un altro albergo, con 94 camere, paga per la TIA 22mila e, a cui si aggiungono 46mila e della vecchia ICI; mentre una media superficie di vendita nel settore abbigliamento sborsa per la TIA 28mila e ed un campeggio 54mila e. L'incontro con il presidente dell'Anci e' stato voluto da Confcommercio Umbria anche in considerazione della prossima entrata in vigore, da gennaio 2013, della TARES, il nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi che sostituira' la TARSU e la TIA, nei Comuni dove quest'ultima e' stata gia' applicata. "Finora i nostri settori hanno subito non solo una enorme pressione, ma anche un enorme squilibrio nella tassazione: un esempio puo' essere quello degli alberghi costretti a pagare il vuoto per pieno - ha ggiunto Amoni - abbiamo chiesto al presidente Boccali che si attivi per mettere un freno a questa situazione, soprattutto nel momento in cui le amministrazioni comunali metteranno mano all'applicazione della TARES. Da parte nostra, abbiamo sollecitato la confederazione nazionale perche' nel confronto con il governo, che dovra' definire i coefficienti in base ai quali la TARES potra' essere applicata, faccia valere le ragioni delle piccole imprese del commercio e del turismo". Il presidente dell'Anci Boccali ha condiviso l'analisi e si e' impegnato a suggerire alle amministrazioni locali di adottare criteri di maggiore equita' tra i settori economici, anche in vista del nuovo tributo. pg/

[Fonte: Umbria OnLine]

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