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Lunedì 24 Giugno 2024

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Umbria/Caccia: Cecchini, stagione nel rispetto delle regole

Perugia (PG) - "La stagione venatoria che si apre domenica 18 sia all'insegna del rispetto delle regole e della serenita' per i 33mila cacciatori umbri che, svolgendo un importante ruolo di 'presidio' del territorio, rappresentano una grande risorsa per l'Umbria". Lo ha affermato l'assessore alla Caccia della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, per rivolgere un saluto e l'augurio di "in bocca al lupo" ai cacciatori e alle associazioni del mondo venatorio.

"Da domenica prossima, dopo la preapertura del 4 settembre - ha ricordato - sara' possibile cacciare tutte le specie consentite, compreso il cinghiale e il colombaccio. La Regione, infatti, nel pieno rispetto della normativa nazionale e comunitaria, ha stabilito l'avvio della caccia al maggior numero delle specie possibili, il prima possibile, recependo in larga parte le richieste emerse nelle riunioni della Consulta faunistica-venatoria, che e' la sede istituzionale del confronto tra la Regione e le associazioni venatorie ed agricole, sia nelle riunioni delle Commissioni provinciali e, in ultimo, della III Commissione consiliare regionale". "Con il calendario 2011-2012, gia' dall'apertura generale abbiamo consentito una piu' ampia gamma di scelte e opportunita' - ha proseguito - Si e' agito nell'interesse generale di quanti praticano l'attivita' venatoria, cercando una mediazione tra le loro esigenze e aspettative e i vincoli, quest'anno piu' stringenti rispetto alla precedente stagione, imposti dalla normativa comunitaria. Si e', inoltre, tenuto nel dovuto conto del parere dell'Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale, come degli accordi al Tavolo tecnico della Conferenza delle Regioni". L'assessore ha rivolto alle associazioni venatorie l'invito "a far tesoro del dibattito di questi mesi, lasciando da parte polemiche e divisioni per approfondire insieme le tematiche piu' urgenti, a cominciare dalla carenza di selvaggina". "Siamo disponibili fin da ora a riaprire il confronto sulle modifiche al regolamento per la caccia al cinghiale, in sede di Consulta" ha detto inoltre l'assessore, sottolineando come l'estensione della caccia a questa specie dal primo giorno non rappresenti un rischio maggiore per la sicurezza "la pratica venatoria, a qualsiasi specie, deve avvenire sempre nel rispetto ferreo delle regole e cio' costituisce una garanzia per la sicurezza di tutti". Cecchini ha ricordato alcuni dati sui piani di contenimento dei cinghiali. "Si e' passati dai 6200 capi dichiarati abbattuti del 2002 ai 10.082 del 2010, con un picco di 13.500 nel 2007 - ha specificato - mentre si sono triplicate le risorse che la Regione mette a disposizione per risarcire le imprese agricole dai danni subiti. Dai circa 500mila euro del 2002, si e' arrivati ad oltre 1,6 mln nel 2008". pg/map/bra

[Fonte: Umbria OnLine]

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