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Domenica 19 Maggio 2024

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Ue: Mangiameli, consigli regionali sono pronti. meno pronto e' Stato

Perugia (PG) - Nel rapporto legislativo con l'Ue, le Regioni sono pronte, meno pronto e' lo Stato. Se ne e' detto convinto Stelio Mangiameli, Direttore dell'ISSRFA-CNR, organismo che ha collaborato limitatamente all'elaborazione dei dati sulla legislazione regionale, alla realizzazione del 13esimo Rapporto sulla legislazione tra Stato, Regioni e Unione Europea curato dall'Osservatorio sulla legislazione della Camera dei Deputati, congiuntamente alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. Il documento e' stato presentato stamani a Perugia.

"Gia' lo scorso anno era emerso questo problema - ha spiegato Mangiameli - che le regioni avevano anticipato il Trattato di Lisbona. Tutte o quasi tutte, infatti, hanno riassettato i loro regolamenti consiliari (secondo Valerio Cattaneo, presidente del consiglio regionale del Piemonte alcuni statuti come quello piememontese erano gia' in anticipo sul trattato di Lisbona, perche' adottati nel momento in cui si vagheggiava il trattato regionale in Roma - ndr), i consigli sono pronti; meno pronto di tutto e' lo Stato". Per il Direttore dell'ISSRFA-CNR "il problema centrale del nostro sistema non e' la riforma delle regioni, ma e' la riforma dello Stato. Riusciamo a cambiare tante cose ma non si riesce a migliorare lo standard dello Stato, non si fa la riforma del Parlamento, ne' dei Ministeri". Su questo punto, ha spiegato Mangiameli "i ministeri con la modifica delle competenze regionali avrebbero dovuto subire una profonda trasformazione, invece, sono rimasti tali e quali con un aggravio spesa pubblica. Non si riesce poi - ha aggiunto - a chiudere il cerchio con la riforma della finanza, perche' il debito pubblico da un lato, lo spread dall'altra, realizzeranno con i decreti attuativi della legge sul federalismo fiscale una formale maggiore autonomia dei livelli di governo ma nella sostanza non ci sara' nulla, con le regioni che non avranno possibilita' di effettiva manovra o imposizione". Si tratta di una visione che conduce verso "la paralisi del nostro sistema - ha detto ancora - questo e' il dato reale e non sono gli enti locali il problema, anzi! Una delle cose si sta chiedendo da piu' parti e' consentire agli enti territoriali virtuosi di attuare compiti flessibili rispetto al patto di stabilita', ma non lo si riesce a fare perche' vi e' una gabbia generale dello Stato che impedisce qualunque movimento". Eppure, ha riconosciuto Mangiameli alla legislazione regionale, soprattutto nell'attuale momento di crisi economica, va il merito "di fare fronte alla situazione di emergenza senza abbassare gli standard". "Le Regioni - ha concluso - se si guarda la legislazione del 2010, le leggi finanziarie regionali e le leggi di settore, hanno coperto con le proprie risorse, in una qualche misura la crisi, mantenendo lo stesso livello dei servizi. E' stata una scelta ragionata all'interno di ogni territorio ed il fatto che sia stata maturata all'interno di ogni regione e' il sintomo piu' evidente del ruolo che oggi si sono conquistate le regioni". pg/map/ss

[Fonte: Umbria OnLine]

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