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Domenica 19 Maggio 2024

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Ue: Chiti, assemblee elettive a rischio marginalita'

Perugia (PG) - "Il filo conduttore in questi anni del Rapporto e' vedere qual e' il ruolo delle assemblee legislative sia a livello europeo a livello nazionale e regionale. Nella costruzione della fase nuova dell'Ue c'e' un rischio di marginalita' delle assemblee elettive che dobbiamo superare". Lo ha detto Vannino Chiti, vice presidente del Senato della Repubblica, rispondendo ai giornalisti a Perugia, al termine dell'intervento pronunciato per la presentazione del Rapporto sulla legislazione tra Stato, Regioni e Unione Europea dal titolo "I nuovo modelli di governance europea: quali spazi per il coordinamento delle assemblee legislative?".

"In questi anni - ha aggiunto Chiti - sono evidenti contraddizioni. Da un lato va avanti una maggiore collaborazione con il Parlamento Europeo del Parlamento nazionale e delle stesse regioni, dall'altro c'e', sul piano nazionale, il crescere di un ruolo marginale delle assemblee elettive. Gli stessi provvedimenti che sono stati fatti in materia finanziaria hanno fatto non partecipare adeguatamente le regioni e reso meno forte l'autonomia delle regioni e dell'autonomia locale". Chiamato ad indicare come superare questa marginalizzazione "a livello politico - ha detto Chiti - occorre assumere con fermezza il fatto che la democrazia rappresentativa e' l'organizzazione dello stato e della societa' che ancora oggi e' la piu' adeguata per esprimere sia le liberta' e le responsabilita' delle singole persone, sia il progresso dei popoli. In secondo luogo, a livello italiano, bisogna fare le riforme in modo ordinato". Tra i temi fondamentali, ha indicato "le regioni, le loro competenze, se sono un pilastro importante nell'organizzazione dello stato, se vanno bene come sono, oppure bisogna che siano aggregate. Bisogna fare ordine. Per quanto riguarda il parlamento nazionale, bisogna ridurre il numero dei parlamentari e superare il bicameralismo perfetto, cioe' Camera e Senato non possono avere le stesse funzioni ed essere identici come due gocce d'acqua. Questo e' quello che si deve fare a livello nazionale, cosi' da avere un sistema politico istituzionale che funziona meglio, perche' il criterio deve essere la funzionalita' della democrazia. Occorre poi collaborare in modo ancora piu' adeguato con i Parlamento Europeo".

Chiti ha comunque riconosciuto che "di fatto gia' qualcosa d'importante sta avvenendo ma la contraddizione e' questa, il Parlamento italiano gia' collabora con le istituzioni europee (il Senato - ha concluso - e' la seconda camera in Europa che si e'espressa sul principio di sussidiarieta' nei confronti delle istituzioni europee) le stesse regioni, attraverso il comitato paritetico che esiste solo in Italia tra Senato, Camera ed assemblee elettive regionali, partecipano a questo processo. Quello che manca e' appunto un tassello che riguarda la cooperazione a livello nazionale e su questo bisogna intervenire". pg/map/ss

[Fonte: Umbria OnLine]

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