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Sabato 18 Maggio 2024

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Perugia: Celebrata la solennità di sant’Ercolano, vescovo e martire, patrono della città e dell’Università degli Studi. Il cardinale Gualtiero Bassetti: «No a corruzione nella Chiesa e nella società. Siamo in comunione profonda con papa Francesco»

Perugia (PG) -

            «La corruzione è entrata, purtroppo, in parti della società civile e si è insinuata anche in alcune strutture della Chiesa. Noi siamo in comunione profonda con papa Francesco, che regge la Chiesa con la forza di Dio e sostenuto, nella sua missione di successore di Pietro, dallo Spirito Santo». Così il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti durante l’omelia della solennità di sant’Ercolano, vescovo e martire, patrono della città di Perugia e dell’Università degli Studi, celebrata nella serata del 7 novembre nella chiesa universitaria alla presenza di un folto popolo di Dio di studenti, docenti, personale amministrativo e cittadini. Il porporato, nell’evidenziare l’insegnamento cristiano sempre attuale del vescovo Ercolano martirizzato da Totila, re dei Goti, nell’anno 547, perché defensor civitatis, e prendendo spunto dalla Parola di Dio del “Buon Pastore” (Sal 22), ha parlato di Cristo che «si fa modello per ogni pastore: conosce le sue pecore, le ama appassionatamente, le difende, porta sulle spalle con particolare premura quelle stanche e malate, perché nessuna abbia a perdersi. È questo l’atteggiamento  che ogni cristiano, e in particolare chiunque abbia un posto di responsabilità, nella Chiesa o nella società, dovrebbe tenere. Questo è lo spirito – ha sottolineato il cardinale – che dovrebbe soggiacere non solo a ogni forma di governo, ma anche semplicemente di prossimità: servire e curare (“custodire” come dice il Papa) le persone che il Signore ci affida. In questo senso si capisce perché dietro ogni categoria di “potere”, o meglio di “responsabilità”, per l’insegnamento evangelico non può non esserci un atteggiamento di servizio e, se necessario, di immolazione. Questo, in particolare, è il compito del vescovo, che, in ogni tempo, è chiamato a farsi carico del popolo a lui affidato. Tanto più il vescovo si conforma al Signore Gesù “buon pastore”, tanto più saprà guidare e custodire il suo gregge».

«Noi, stasera, facciamo memoria di un vero pastore di questa Chiesa – ha proseguito il porporato –, che ha saputo immedesimarsi in Gesù e guidare la sua gente, in tempi assai calamitosi, donando tutto se stesso, fino al sacrificio della vita. Ercolano ha protetto il suo popolo e ha difeso l’intera comunità perugina dal pericolo della violenza, della guerra e della sopraffazione. Non ha esitato a dare la propria vita: non è fuggito, non ha fatto baratto; ha affrontato la violenza degli assalitori con grande fede e il suo sangue, sparso lungo le mura antiche, grida ancora contro l’odio e l’ingiustizia. Grida ancora contro la prepotenza del male che oggi, come allora, pur se con nomi e sembianze diverse, cerca di assalire la nostra comunità, specie negli ultimi tempi, con preoccupanti e inquietanti intromissioni della malavita organizzata».

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Arcidiocesi Perugia-Città della Pieve ed è stato inizialmente pubblicato su diocesi.perugia.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

Perugia: Celebrata la solennità di sant’Ercolano, vescovo e martire, patrono della città e dell’Università degli Studi. Il cardinale Gualtiero Bassetti: «No a corruzione nella Chiesa e nella società. Siamo in comunione profonda con papa Francesco»

[Fonte: Umbria OnLine]

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