E’ il profilo dell’imprenditoria della nostra provincia, alla fine del 2015, quel che emerge dall’analisi dei dati ufficiali sulla natalità e mortalità delle imprese.
Così, la demografia delle imprese dalle parole del presidente Giorgio Mencaroni: “Il tessuto imprenditoriale della provincia di Perugia ha conservato nel 2015 la sua dimensione e al 31 dicembre lo stock complessivo si è attestato a 73.020 unità. Nell’ultimo triennio intorno a questa cifra si è stabilita una sorta di linea di resistenza, base ideale da cui ripartire per tornare ai livelli precrisi: averla conservata costituisce un risultato soddisfacente”.
“Nei 12 mesi del 2015 nella nostra provincia sono nate 3.756 imprese e 3.503 sono cessate, con un saldo positivo di 253 unità, pari a un tasso di crescita di + 0,35%: un risultato che incoraggia, ma non entusiasma. Anche se non va dimenticato che il 2014 si chiuse con un saldo negativo di – 61 unità”.
“Nel 2015, il confronto con il dato Italia ci penalizza: il nostro ritmo di espansione imprenditoriale non raggiunge la metà di quello nazionale (tasso di crescita Italia +0,75%) e a fatica restiamo in scia al dato Umbro (tasso di crescita regionale + 0,55%), che peraltro, tra le regioni del centro Italia, supera le Marche (- 0,07%), ma resta lontano da Toscana e Lazio (rispettivamente +0,88 e + 1,17%)”.
“Nel valutare la situazione della provincia di Perugia, dobbiamo sottolineare il fatto che comunque, nel 2015 sono nate 3.756 nuove imprese, oltre 10 al giorno. E che le cessazioni si sono fermate a quota 3.503, in calo netto di quasi il 15%”.
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