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Domenica 19 Maggio 2024

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Manovra bis: Tavola Pace, tagliare e rivedere spesa militare

Perugia (PG) - "Non e' un discorso ideologico ma decisamente pragmatico. Non e' un problema di coscienza ma di utilita' pubblica. E' venuto il tempo di tagliare e rivedere la nostra spesa militare". Cosi' Flavio Lotti Coordinatore Nazionale della Tavola della pace entra nel dibattito conseguente alla stesura della Manovra da parte del Governo. "La prima domanda e' - scrive in una nota - possiamo permetterci di ignorare ancora il problema? La risposta e' no. Tanto piu' quando si continua a chiedere agli italiani di stringere la cinghia e la discussione sui tagli assomiglia a una guerra balcanica. Le spese militari - insiste - devono essere messe sul tavolo della discussione alla pari di tutte le altre spese dello stato. E' accaduto negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, Francia e Germania. Perche' non in Italia?" A proposito della sicurezza, il coordinatore della Tavola della Pace poi ribadisce "la sicurezza e' un bene pubblico che deve essere garantito dalle risorse del bilancio dello stato alla pari della salute, dell'istruzione, della giustizia, ecc. Ma cosi' come non c'e' un solo modo di garantire la salute, l'istruzione e la giustizia cosi' non c'e' un solo modo di garantire la sicurezza dell'Italia e degli italiani". In questa prospettiva, infatti "le spese per la sicurezza sono fortemente squilibrate a favore di un modello militare anacronistico, insostenibile e inutilmente offensivo mentre i problemi della sicurezza oggi esigono una pluralita' di strumenti in prevalenza preventivi. Il minimo che bisogna fare - suggerisce tra l'altro Lotti - e' riequilibrare in modo intelligente la spesa per la sicurezza ricordandoci che investire sulla cooperazione, sulla diplomazia e sull'intelligence e' molto piu' efficace e redditizio che continuare a costruire macchine da guerra e mantenere in vita un esercito di 180.000 uomini". A riprova le cifre "l'anno scorso - ribadisce il coordinatore - la spesa militare mondiale ha raggiunto la cifra record di 1.630 mld di dollari. Intanto il numero di persone che soffre la fame ha superato il miliardo. Una persona su sei che vive sulla terra e' in questa condizione disperata e altre due vivono in condizioni di poverta'. E pensare che con 44 mld di dollari si potrebbe sfamare il mondo intero. Il paradosso e' che questo accade nel mezzo di una gravissima crisi economica mondiale mentre si riducono tutti i fondi per rispondere a tutte le emergenze e le crisi strutturali globali, carestie, fame, miseria, cambio climatico, pandemie. E' evidente che anche l'Italia deve contribuire a cambiare strada. Per convincere i parlamentari a tagliare e rivedere seriamente le spese militari - conclude - si dovranno mobilitare moltissime persone. Anche per questo invitiamo a marciare domenica 25 settembre da Perugia ad Assisi". pg/

[Fonte: Umbria OnLine]

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