I Comuni della fascia rispondono alla mobilitazione nazionale che l'Asmel (Associazione per la Sussidarietà e Modernizzazione degli Enti Locali) ha indetto a Napoli il 4 maggio 2015. I Sindaci, che si sono dati appuntamento per protestare e confermare la class-action contro l'associazionismo coatto previsto per i Comuni sotto i 5.000 abitanti, sono stati ben 324 provenienti da tutta Italia, segnale inequivocabile che il provvedimento è fortemente osteggiato, non conduce a risparmi tangibili sui bilanci, non porta maggior efficienza della macchina Comunale, ma anzi va maggiormente ad imbrigliare i piccoli Comuni sui quali già si è abbattutta la mannaia dei tagli del patto di stabilità. Con il depotenziamento delle province ad ente di secondo livello, sui Comuni gravano tutte le incombenze del governo del territorio, della manutenzione di questo, della fornitura dei servizi pubblici alla popolazione. I Comuni andrebbero sostenuti e non vincolati ancora, dopo due proroghe, ad una norma che non è stata recepita perchè ingiusta e di non facile attuazione.
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