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Lunedì 20 Maggio 2024

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18 Febbraio

Perugia (PG) -

L’Umbria ha una nuova legge elettorale. Soddisfazione del segretario regionale Pd Giacomo Leonelli – Legge elettorale, Leonelli: “Un testo che assicura trasparenza e governabilità” – e delle Democratiche umbre – Doppia preferenza nella legge elettorale regionale, soddisfazione delle Democratiche.

Per Maurizio Ronconi “l’Udc dell’Umbria non è disponibile ad alleanze di centrodestra in cui sia partecipe la Lega. Di questo, da tempo, è informato il candidato alla presidenza della Regione, Claudio Ricci che farà bene a non sottovalutare la questione e sarà lui a dover operare una scelta”

Il Giornale dell’Umbria dedica un nuovo speciale all’Umbria dentro Wikileaks. La città di Perugia sembra essere stata prescelta, 40 anni fa, “per un evento particolare e veramente strategico. Il titolo già da solo è in grado di testimoniare di cosa si trattasse: ‘Gli Stati Uniti e l’Europa in una fase di cambiamento del sistema mondiale’. La diplomazia americana, il Dipartimento alla difesa e, conseguentemente, i servizi segreti, erano stati coinvolti in un importantissimo momento di diffusione pubblica dello sviluppo che stavano avendo le relazioni tra l’Europa Occidentale e gli Stati Uniti d’America. Al centro dell’evento c’erano obiettivi ambiziosissimi. Si parlava, oltre che di relazioni all’interno delle potenze occidentali, di distensione nelle relazioni tra Nato e Patto di Varsavia e di relazioni tra tutti coloro che erano riconducibili alla vecchia e consolidata definizione di Patto Atlantico”.

Perugina, Pd e Cgil contro l’assessore Fioroni. “Una vertenza importante e complessa come quella che coinvolge i lavoratori della Perugina Nestlè non può essere affrontata con la superficialità dimostrata ieri, in consiglio comunale, dall’assessore Michele Fioroni”. Così, in una nota, i segretari del Pd di Perugia e dell’Umbria Francesco Maria Giacopetti e Giacomo Leonelli. “Riteniamo – sottolineano i due – che poche notizie su qualche sporadica campagna di marketing e una pacca sulla spalla da parte di un pezzo del management aziendale non possano bastare a rassicurare le centinaia di lavoratori da ormai un anno e mezzo con contratto di solidarietà; e non possono esserci strade ‘informali’ per garantire la tenuta della produzione e i livelli occupazionali”. “Da tempo – spiega la nota – le Rsu aziendali segnalano elementi di forte preoccupazione. La presidente Marini ha recentemente chiesto un incontro ufficiale con i vertici della multinazionale. Come Pd ci abbiamo voluto mettere la faccia e abbiamo promosso incontri mirati a fare chiarezza sulla realtà produttiva dell’azienda, abbiamo portato la questione all’attenzione dei vertici nazionali. Oggi ci uniamo all’appello dei sindacati perché i lavoratori e le istituzioni adottino una strategia comune per affrontare la vertenza. La vicenda Ast sta a dimostrare che solo attraverso una mobilitazione larga, partecipata, responsabile e ferma si ottengono risultati in grado di salvaguardare il territorio e i lavoratori. Auspichiamo, dunque, che il Comune di Perugia si faccia interprete al più presto della necessità e dell’urgenza di partecipare un percorso comune per la positiva risoluzione della vertenza Perugina-Nestlè”.

Il Programma operativo 2014-2020 della Regione dell’Umbria per il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr), è stata accolta con grande soddisfazione da Confindustria Umbria.

Ast, i sindacati accusano: “Silenzio assordante delle associazioni datoriali sulla questione dell’indotto Ast che nel corso di qualche mese ha fatto perdere oltre cento posti di lavoro alle ditte terze”. Confartigianato replica: “L’impegno per le imprese dell’indotto c’è e continuerà”.

Isrim, lavoratori e sindacati ricevuti ieri dall’assessore Riommi e dai consiglieri regionali. Alla Regione si chiede di sollecitare il sindaco di Terni affinché possa andare in porto il progetto di salvataggio dei posti di lavoro, sfruttando le disponibilità che erano state offerte dall’Asm, e di attivarsi con il curatore fallimentare nominato dal tribunale, che i sindacati vedono oggi, affinché dia un tempo congruo alla realizzazione di tale progetto.

Coro di no sul piano di Poste e mentre PI si impegna al dialogo con istituzioni e enti locali, i clienti delle zone in cui si minaccia la chiusura si preparano alla mobilitazione: pronti a chiudere conti.

Anno sull’altalena per le chiusure aziendali. Nel 2014 i fallimenti hanno toccato un nuovo record negativo, anche se marcia in parallelo un deciso calo delle procedure concorsuali non fallimentari e , per la prima volta dal 2010, una riduzione delle liquidazioni volontarie. Complessivamente in Umbria, tra le 11 regioni maglia nera, si segna infatti un più 20,6 per cento per complessivi 263 fallimenti.

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DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Partito Democratico Umbria ed è stato inizialmente pubblicato su www.pdumbria.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Umbria OnLine]

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