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Domenica 26 Maggio 2024

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Umbria: Confcommercio, su direttiva servizi si poteva fare di piu'

Perugia (PG) - "Si poteva fare di piu"'. Lo rileva la Confcommercio dell'Umbria a proposito del provvedimento recante gli "Indirizzi e criteri per l'insediamento delle attivita' del commercio", pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria dopo l'approvazione in Giunta. L'atto, che da' attuazione alla L.R. n. 15 del febbraio 2010, che recepiva la cosiddetta direttiva Bolkestein, stabilisce i criteri ai quali i Comuni si devono attenere in materia di programmazione urbanistico-commerciale. Per Confcommercio la Regione ha perso un'occasione, non recependo il principio della cosiddetta "pluralita' dei format", mirante ad assicurare un equilibrato sviluppo tra diverse tipologie distributive, per garantire ai consumatori una idonea disponibilita' di servizi commerciali. "L'accoglimento del principio della pluralita' dei format - ha detto il presidente di Confcommercio Umbria Aldo Amoni - avrebbe rappresentato una novita' nel panorama italiano in tema di programmazione commerciale, con effetti determinanti per il futuro governo del settore. Stante il livello di saturazione della rete distributiva in Umbria e la persistente contrazione dei consumi, gli interventi di cui il settore ha bisogno sono essenzialmente di tipo qualitativo, non quantitativo. Il criterio della pluralita' dei format rappresentava un sistema per regolare secondo parametri oggettivi il futuro sviluppo della rete commerciale". Il mancato inserimento di tale criterio condiziona il giudizio di Confcommercio sugli "Indirizzi per l'insediamento delle attivita' commerciali", che sono giudicati positivamente laddove, ad esempio prevedono, tra l'altro, il coinvolgimento negli atti del Comune delle associazioni del commercio maggiormente rappresentative. "A questo punto - ha concluso Amoni - diventa urgente che la Regione metta mano alla norma organica del commercio. Non vogliamo una raccolta sistematica delle leggi esistenti ne' una disciplina amministrativa che gestisca saldi, promozioni, distanze, metri quadrati, contingenti. E' arrivato il momento di affrontare i veri nodi della distribuzione. In particolare occorre inserire nell'articolato riflessioni sulla produttivita', sulla formazione e qualificazione professionale di operatori ed addetti, sulle aree di sovrapposizione con la normativa del lavoro e con la contrattazione di secondo livello, sulle risorse di cui puo' disporre il settore e sulle relative finalizzazioni, sulle reti e le filiere, sull'innovazione, sull'internazionalizzazione, su una piu' stretta correlazione tra programmazione amministrativa ed urbanistica, sui distretti dei servizi, della cultura e del turismo e sul tema dell'abusivismo". pg

[Fonte: Umbria OnLine]

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