Dieci anni separano la composizione delle due opere in programma, “aurora e compimento dell’idea di Klaviertrio” nel catalogo di Robert Schumann. I Phantasiestücke op. 88, nati nell’aura della suggestione per il mirabile Trio op. 49 di Felix Mendelssohn, furono composti nel dicembre del 1842, come raccolta di forme brevi e contrastanti. Il Trio op. 110 fu invece ideato alla fine del 1851 a Düsseldorf, rileggendo la forma tradizionale alla luce della più ampia autonomia dei tre strumenti nella massima coesione tematica.
TRE, COME L’ESSENZA DI CIÒ CHE VIVE: l’aurora.
Robert Schumann (1810-1856)
Phantasiestücke op. 88 (1842)
Romanze. Nicht schnell, mit innigem Ausdruck
Humoreske. Lebhaft
Duett. Langsam und mit Ausdruck
Finale. Im Marsch-Tempo
L’esecuzione sarà preceduta dalla lettura del testo di Quirino Principe
TRE, COME L’ESSENZA DI CIÒ CHE VIVE: il compimento.
Robert Schumann (1810-1856)
Trio n. 3 in sol minore op. 110 (1852)
Bewegt, doch nicht zu rasch
Ziemlich langsam
Rasch
Kräftig, mit Humor
L’esecuzione sarà preceduta dalla lettura del testo di Quirino Principe
TRIO METAMORPHOSI
Mauro Loguercio, violino
Francesco Pepicelli, violoncello
Angelo Pepicelli, pianoforte
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