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Venerdì 17 Maggio 2024

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OMS, COLDIRETTI UMBRIA: ALLARMI DANNEGGIANO LA ZOOTECNIA REGIONALE

Perugia (PG) - I falsi allarmi lanciati sulla carne danneggiano l’intera zootecnia, un settore chiave anche del Made in Umbria agroalimentare, che vale da solo circa 250 milioni di euro, oltre il 40% della Produzione Lorda Vendibile agricola regionale. È quanto afferma la Coldiretti Umbria sottolineando che lo studio dell’Oms sul consumo della carne rossa sta creando una campagna allarmistica immotivata per quanto riguarda il nostro Paese, soprattutto se si considera che la qualità della carne italiana, dalla stalla allo scaffale, è diversa e migliore. Nel nostro Paese i modelli di consumo della carne - sottolinea Albano Agabiti presidente Coldiretti Umbria - si collocano perfettamente all’interno della Dieta Mediterranea. Le carni Made in Italy sono - aggiunge Agabiti - più sane, perché magre, non trattate con ormoni, a differenza di quelle americane, e ottenute nel rispetto di rigidi disciplinari di produzione “Doc” che assicurano il benessere e la qualità dell’alimentazione degli animali. E per gli stessi salumi si segue una prassi di lavorazione di tipo ‘naturale’ a base di sale. In Umbria secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat, sono oltre 2600 le aziende dedite all’allevamento di bovini con oltre 60 mila capi e circa 800 le aziende suinicole con oltre 190 mila capi. A dover rassicurare i consumatori italiani è tra l’altro - rivela la Coldiretti - una frase riportata sullo stesso studio dell’Oms dove si afferma chiaramente che “È necessario capire quali sono i reali margini di rischio ed entro che dosi e limiti vale la pena di preoccuparsi davvero”. Altrettanto importante è capire esattamente di quali tipi di carne e di quali sistemi di lavorazione si sta realmente parlando quando si punta il dito contro la carne. Basti pensare agli Usa, dove il consumo di prodotti a base di carne è superiore del 60 per cento all’Italia e dove l’utilizzo di ormoni e di altre sostanze atte a favorire la crescita degli animali è considerato del tutto lecito. L’ennesimo falso allarme che non riguarda le nostre produzioni conferma la necessità di accelerare nel percorso dell’obbligo di etichettatura d’origine per tutti gli alimenti, a partire dai salumi - conclude Agabiti. È questa la vera battaglia che l’Italia deve fare in Europa per garantire la salute dei suoi cittadini e il reddito delle sue imprese.

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Coldiretti Umbria ed è stato inizialmente pubblicato su www.umbria.coldiretti.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Umbria OnLine]

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