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Martedì 28 Maggio 2024

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CONSUMI, COLDIRETTI UMBRIA: CON ETICHETTA PASTA PIÙ TRASPARENZA NEGLI ACQUISTI

Perugia (PG) - L’etichettatura di origine obbligatoria per il grano usato per produrre la pasta risponde all’esigenza di garantire maggiore trasparenza negli acquisti, contribuendo a fermare le speculazioni che hanno provocato il crollo dei prezzi del grano italiano al di sotto dei costi di produzione. È quanto afferma Coldiretti Umbria nell’esprimere apprezzamento per lo schema di decreto che introduce l’indicazione obbligatoria dell’origine del grano impiegato nella pasta condiviso dai Ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e inviato, secondo procedura, alla Commissione Europea. L’81% dei consumatori italiani - sottolinea Coldiretti - ritiene che la mancanza di etichettatura di origine nella pasta possa essere ingannevole secondo la consultazione pubblica on line sull’etichettatura dei prodotti agroalimentari condotta dal Ministero delle Politiche Agricole sulla base del regolamento comunitario N.1169 del 2011 che consente ai singoli Stati Membri di introdurre norme nazionali in materia di etichettatura obbligatoria di origine geografica degli alimenti qualora i cittadini esprimano in una consultazione parere favorevole in merito alla rilevanza della dicitura di origine ai fini di una scelta di acquisto informata e consapevole. Una procedura seguita dall’Italia con successo per il latte ed i suoi derivati e che ora finalmente - sostiene Coldiretti - si realizza anche per il prodotto più amato degli italiani che avrà l’identikit in etichetta. Il Decreto che introduce la sperimentazione dell’indicazione obbligatoria dell’origine per la filiera grano pasta inviato a Bruxelles prevede che le confezioni di pasta secca prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicato in etichetta il nome del Paese nel quale il grano viene coltivato e se proviene da più paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: paesi UE, paesi NON UE, paesi UE E NON UE. Inoltre, se il grano duro è coltivato almeno per il 50% in un solo Paese, come ad esempio l’Italia, si potrà usare la dicitura: “Italia e altri Paesi UE e/o non UE”. Queste indicazioni sull’origine - conclude Coldiretti - dovranno essere apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo, in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili ed indelebili.

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Coldiretti Umbria ed è stato inizialmente pubblicato su www.umbria.coldiretti.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Umbria OnLine]

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