Agricoltura: Cia Umbria, nuova Pac rischiosa per zootecnia

20 Ott 2011, 19:48 Agenzia ASCA

Perugia (PG) - "L'ipotesi di riforma della Pac (Politica agricola comunitaria), proposta ufficialmente nei giorni scorsi dalla Commissione europea, rischia di ripercuotersi pesantemente anche sulla nostra zootecnia". Lo ha detto Domenico Brugnoni, presidente della Cia dell' Umbria, al termine di un incontro con gli allevatori aderenti all' Organizzazione agricola. A muovere la preoccupazione dei produttori zootecnici sono soprattutto le nuove modalita' ipotizzate a Bruxelles per l' erogazione degli aiuti, basate non piu' sulle produzioni "storiche" delle aziende ma su parametri diversi, in primo luogo quello della superficie agricola utilizzata. Un criterio che certamente non avvantaggera' un' agricoltura con aziende medio-piccole come quella umbra; e ancor meno favorira' gli allevamenti della nostra regione, molto spesso con poca terra a disposizione. "La nostra preoccupazione - sottolinea ancora Brugnoni - e' ancor piu' forte alla luce del peso notevole (il 46% dell'intera plv agricola, come di recente rilevato dalla Regione nel documento preliminare alla redazione del Piano di comparto) che la zootecnia ha acquisito in Umbria negli ultimi anni, nonostante le note difficolta' di mercato e l' aumento esponenziale dei costi di produzione, a dimostrazione delle notevoli capacita' imprenditoriali raggiunte dagli allevatori. Occorre, percio' - conclude il presidente della Cia dell' Umbria - da una parte spingere la Commissione europea a modificare sostanzialmente la proposta di Pac per il periodo 2014-2020, dall' altra definire nel Piano zootecnico regionale in corso di elaborazione strategie ed interventi di sostegno mirati sia ad un' ulteriore valorizzazione delle produzioni sul mercato che al raggiungimento degli obiettivi della green economy finalizzati al miglioramento della competitivita' delle aziende". pg/map/bra

[Fonte: Umbria OnLine]