Perugia (PG) - "L'Universita' e' l'unico periodo di tempo in cui il successo e' nella fine, quindi bisogna arrivare alla fine il piu' rapidamente possibile". Tra i temi trattati da Pier Luigi Celli, direttore generale della Luiss-Guido Carli, davanti alla platea degli associati a Confesercenti, durante il Meeting Annuale in corso a Perugia, c'e' quello relativo al futuro delle giovani generazioni. Rispondendo alle domande del giornalista del TG5, Giuseppe De Filippi, Celli, gia' autore del libro "Generazione Tradita", ha ricordato che "l'Universita' italiana, con il conseguimento della laurea a 27,5 anni a fronte di una media europea di 23,5, e' organizzata per allungare una permanenza che porta i ragazzi in posizioni di responsabilita' piu' tardi. Noi - ha evidenziato - condanniamo un'intera generazione ad una 'posizione out"'.
La responsabilita' risiede, per Celli, nella generazione degli adulti che oltre a non sapere "trasmettere comportamenti ed esempi" ha "affidato la soluzione dei problemi all'economia e al mercato, ma il mercato ha fallito". Quello che occorre, per il direttore della Luiss, e' "un pensiero critico. Nell'Universita' il pensiero critico devrebbe essere una base fondante". pg/sam/ss
