Umbertide (PG) - Non ce ne voglia Schio, ma io tifavo Ragusa, non per simpatie particolari, oppure quelle le lasciamo da parte, ma per l’effetto che avrebbe dato a tutto il movimento una vittoria di un outsider, di una società che non fosse sempre la stessa, sempre i stessi nomi e cognomi. L’idea che anche con un roster buono si potesse vincere un campionato avrebbe avuto un effetto dirompente su tutte le altre squadre e avrebbe messo fine al solito ritornello che si lotta solo per il secondo posto.
Invece è bastata la solita Larkins e mezza Sottana (quella dei primi due quarti) per stendere un Ragusa, dove solo Williams ha recitato la sua parte. Troppo poco per vincere, anche contro un Famila dove ancora Macchi latita, Godine è l’ombra della giocatrice che conosciamo, Nadalin e Ress recitano da comprimarie e non la salveranno due triple nel finale, una Masciadri che dimostra un gran cuore ma poco reattività fisica. Quelle che sicuramente Schio ha dimostrato di avere in abbondanza è l’abitudine a queste partite e non è cosa da poco, perché dalla parte delle siciliane è mancata totalmente e si è visto subito dai primi tiri o entrate dove il braccino è venuto fuori alla grande. Non è possibile vedere Malashenko sbagliare tiri su tiri, o Walker prendere delle soluzioni a dir poco azzardate, Gatti forzare come sua consuetudine ma con scarso risultato, il tutto non poteva portare che alla sconfitta ed ad un occasione irripetibile.
Ora ce gara 5, Ragusa dovrebbe sperare di recuperare le energie mentali oltre che fisiche e soprattutto che mezza squadra arancione non si risvegli dal torpore, troppe cose? Be non ci resta che aspettare.
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