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Lunedì 13 Maggio 2024

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Un nuovo complesso interparrocchiale d’unità pastorale, un “villaggio di relazioni”. Domenica 15 maggio il cardinale Bassetti presiederà la celebrazione della dedicazione della chiesa intitolata a san Giovanni Paolo II di Prepo-Ponte della Pietra

Perugia (PG) -

La pandemia ha ritardato di un anno la solenne celebrazione della dedicazione della nuova chiesa intitolata a san Giovanni Paolo II dell’Unità pastorale delle comunità parrocchiali di Prepo, Ponte della Pietra e San Faustino di Perugia, una delle zone della periferia sud del capoluogo umbro ad alta intensità demografica in costante crescita, tra le più significative aree aziendale-commerciali del perugino, ma con non pochi problemi sociali e di integrazione, che conta una popolazione di 13mila abitanti. La chiesa sarà consacrata domenica 15 maggio, alle ore 15, dal cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, il cui altare custodirà, da domenica prossima, una reliquia del grande Papa polacco.

Comunità mariana. La cerimonia della posa della prima pietra del complesso interparrocchiale si è tenuta il giorno dell’Immacolata Concezione del 2016, in omaggio alla grande devozione di Giovanni Paolo II per la Beata Vergine Maria e per essere in comunione con tutta la comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve che da secoli affida la sua protezione alla Madonna. E non è un caso che il cardinale Bassetti abbia voluto donare a questa chiesa una statua lignea della Vergine ispirata a Santa Maria della Grazia raffigurata nell’affresco della cattedrale di San Lorenzo (opera di un allievo del Perugino).

Villaggio di relazioni. Era da lustri che la comunità cristiana del consistente insediamento urbano che si sviluppa da San Faustino fino a Ponte della Pietra passando per Prepo, lungo la direttrice della nota via Settevalli, attendeva questo importante complesso interparrocchiale, un vero e proprio “villaggio di relazioni” che va oltre le attività liturgiche e pastorali. Un complesso che si apre all’intera città nei cui locali ospita fin d’ora progetti come il “Gruppo educativo territoriale” e il “Punto d’incontro dedicato ai genitori” facenti capo ai Servizi sociali del Comune di Perugia, oltre a dare ospitalità nelle canoniche a quattro gruppi familiari in gravi difficoltà e a contribuire al progetto della Caritas diocesana “Adotta una famiglia” facendosi carico dell’accoglienza di altri due nuclei familiari.

Un complesso molto frequentato. Struttura portante della comunità cristiana che qui si riunisce sono i due cammini di fede presenti nell’Unità pastorale con centinaia di fedeli: il Cammino Neocatecumenale, iniziato a Prepo nel 1978, grazie al parroco, mons. Giuseppe Gioia, e a San Faustino, nel 1990, grazie all’altro parroco, mons. Ennio Gaggia; il Rinnovamento nello Spirito Santo voluto sempre da mons. Gioia, nel 1981. Non solo, quindi, le centinaia di fedeli che vengono una o più volte alla settimana per le celebrazioni eucaristiche e gli incontri di preghiera e i 500 tra fanciulli e adolescenti che frequentano l’Oratorio “GPII” (Giovanni Paolo II) a cui è stato riservato uno degli ambienti più ampi del complesso. Ci sono anche 130 catechisti ed educatori-animatori e le 140 famiglie assistite settimanalmente dalla Caritas interparrocchiale operativa anche nelle sedi “storiche” delle primordiali tre parrocchie. Non manca l’area sportiva ben attrezzata con il campo di calcio a cui accedono anche gruppi da fuori zona e non solo i frequentatori dell’Oratorio “GPII”. «Per questo è un “villaggio di relazioni” dove si incontrano settimanalmente centinaia di giovani, di famiglie, di anziani sia per l’attività di culto che quelle educative, caritative e catechetiche».

I punti cardinali più uno. A parlarne sono i quattro sacerdoti di questa grande comunità interparrocchiale, dal decano, che tanto ha voluto il nuovo complesso, mons. Giuseppe Gioia, per i fedeli semplicemente “don Peppe”, ai più giovani: don Oscar Walter Huaman Bustamante, di origini peruviane, don Fabrizio Crocioni, parroco e rettore del Santuario mariano di Ponte della Pietra, e all’ultimo consacrato ed anche il più giovane, don Antonio Paoletti, nipote dell’indimenticabile arcivescovo Giuseppe Chiaretti a cui stava particolarmente a cuore anche la costruzione di «belle chiese moderne, non fredde cattedrali nel deserto», come spesso si raccomandava. E la chiesa San Giovanni Paolo II di Perugia è la testimonianza visiva di questa raccomandazione raccolta pienamente. Ne vanno orgogliosi i suoi sacerdoti, i quattro punti di riferimento di questa comunità, come i quattro punti cardinali, più uno, suor Roberta Vinerba, francescana diocesana, nota teologa, catechista e animatrice di generazioni di adolescenti, portavoce del “villaggio di relazioni” che tanto si è prodigata per l’edificazione del complesso parrocchiale insieme ai quattro sacerdoti.

Dal prefabbricato al grande complesso. Per decenni, pur condividendo tante iniziative, le comunità di Prepo, Ponte della Pietra e San Faustino non potevano ritrovarsi insieme per celebrare l’Eucaristia, come un’unica comunità, per motivi di spazio, basti solo pensare che quella di Prepo si riuniva in un prefabbricato. «Oggi possiamo vedere la comunità cristiana riunita e viva, in continuo bisogno di conversione – commentano i sacerdoti –. Ci mancava un luogo “centrale e unitario” nel quale vivere la Fede e andare ad annunciarla “fino agli estremi confini della terra”».

Non prigionieri della paura. «Oggi questo luogo c’è e c’è grazie al lavoro di tanti – evidenziano don Peppe, don Fabrizio, don Antonio e don Oscar –: si tratta di un’opera che richiede un imponente investimento in termini di energie e di risorse economiche. Il complesso interparrocchiale è un’opera umana e divina insieme, realizzata con il cuore generoso di tante persone. Sappiamo che non c’è un tempo migliore o peggiore per vivere se non quello che ci è dato. A noi sono toccati questi anni. E vogliamo abitarli con speranza. Alle generazioni future dovremo dire che non siamo restati prigionieri della paura e che abbiamo fatto la nostra parte, pensando a chi sarebbe venuto».

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DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Arcidiocesi Perugia-Città della Pieve ed è stato inizialmente pubblicato su diocesi.perugia.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Umbria OnLine]

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