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Venerdì 03 Maggio 2024

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Umbria: Vinti, su sviluppo tecnologico Regione non e' fanalino coda

Perugia (PG) - "Nel panorama dello sviluppo tecnologico in Italia, l'Umbria, tenendo conto delle dimensioni e dell'esiguita' delle risorse, non e' assolutamente il fanalino di coda". Lo ha rilevato l'Assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche immateriali, Stefano Vinti, al rientro dal Digital Forum promosso da Confindustria Digitale, all'Auditorium della Musica di Roma. Hanno partecipato all'iniziativa oltre 1200 tra aziende e pubblici amministratori. "La fotografia nazionale - ha sottolineato Vinti - non e' affatto bella e i dati non sono certo rassicuranti. Il 41% degli italiani non ha mai usato internet, la penetrazione della banda larga e' inferiore di 10 punti rispetto alla Francia, 300 mila aziende non hanno la banda larga. I servizi, l'offerta e le conoscenze sono assai limitati". Per l'assessore, tuttavia, "al di la' della sottolineatura delle carenze del sistema italiano, il successo dell'incontro e' stato nell'aver ribadito la centralita' dello sviluppo tecnologico per la ripresa economica. L'Europa ce lo dimostra. Puntare all'innovazione per superare la crisi e' un passo indispensabile, per quanto non sufficiente. Le imprese su internet crescono di piu'. Altro elemento fondamentale e niente affatto secondario e' la possibilita' di risparmiare, di ottimizzare le risorse. Digitalizzando la PA si potrebbe ridurre la spesa pubblica annuale in modo strutturale e recuperare risorse per oltre 56 miliardi. E anche per le famiglie, l'uso di internet potrebbe rappresentare un grande risparmio. Peccato che ancora in Italia non ci sono nemmeno i servizi fondamentali. E se internet non e' indispensabile, la gente non lo usa. Tanto piu' in un paese come il nostro, in cui esiste anche una notevole reticenza culturale". Per quanto riguarda il digital divide, l'Umbria e' passata dal 18% della popolazione non connessa del 2009 ad una situazione attuale (fine 2011) del 3% di abitanti in divario digitale in virtu' sia dell'azione degli investimenti che dell'attivita' degli operatori privati. Relativamente alle infrastrutture per la banda larga e larghissima, la Regione sta realizzando, nell'ambito degli interventi previsti dal Piano Telematico regionale, una rete pubblica costituita dall'integrazione di diverse infrastrutture di telecomunicazioni. pg/mpd

[Fonte: Umbria OnLine]

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