Perugia (PG) - "E' necessario alzare l'asticella, soprattutto culturalmente, nella prevenzione di presenze economiche sospetta, ad iniziare dal settore dell'edilizia, nei vari territori visto che l'Umbria e' ormai connotata come "base fredda' per le organizzazioni criminali". Lo ha affermato l'assessore ai lavori pubblici della regione Umbria, Stefano Vinti, intervenendo al convegno "Ruolo e competenze di amministratori e dirigenti nella lotta alle infiltrazioni mafiose nella Pubblica Amministrazione", tenutosi nella Scuola umbra di Pubblica Amministrazione Perugia. "La presenza accertata di "teste di ponte' della criminalita' organizzata in Umbria risale al 1992 - ha sottolineato l'assessore - la criminalita' opera nella regione attraverso il riciclaggio di denaro sporco, attivita' che, in una situazione di grave crisi economica e produttiva come quella che stiamo attraversando, mette il territorio ancora piu' a rischio. Per Vinti comunque "la Regione non e' stata a guardare. Pur essendo la normativa antimafia competenza esclusiva dello Stato e le regioni quindi non possono disporre direttamente al riguardo, e' pur vero che esistono modi per intervenire tramite l'emanazione di disposizioni che, seppure non investendo direttamente la materia riescono comunque a produrre effetti concreti". "Per gli appalti pubblici, ha dichiarato Vinti, gia' nel gennaio 2010 l'amministrazione regionale ha varato una nuova legge in materia, che e' uno strumento essenziale per intervenire sulle carenze croniche del settore. "Gli elementi di novita' rispetto al quadro nazionale consistono nel potenziamento della qualita' dei progetti e delle opere, nella semplificazione procedurale, nel supporto alle amministrazioni del territorio, nel contenimento dei ribassi eccessivi, nella lotta al lavoro nero tramite la verifica della regolarita' contributiva e della congruita' dell'incidenza della manodopera impiegata nello specifico cantiere interessato dai lavori". "Sul versante privato - ha continuato l'assessore - la legge regionale n. 1 del 2004, norme in materia di edilizia privata, e la piu' recente legge regionale n. 8 del 2011 in materia di semplificazione amministrativa, prevedono una serie di disposizioni finalizzate a contrastare lavoro nero e le imprese irregolari, fenomeni tipici della criminalita' organizzata, istituendo controlli sugli interventi edilizi, posti essenzialmente a carico dei Comuni. In Umbria - ha concluso - ci si e' quindi mossi in questa direzione, sia nel settore dei lavori pubblici, che in quelli privati, coscienti della rilevanza del problema che non consente a nessuno il benche' minimo abbassamento di attenzione". pg/mpd
Umbria: Vinti, non abbassare guardia su trasparenza e legalita'
16 Apr 2012, 16:08 Agenzia ASCA
[Fonte: Umbria OnLine]
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