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Giovedì 02 Maggio 2024

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Umbria: Vinti, da lavoro interdisciplinare mole esaustiva risultati

Perugia (PG) - "Le indagini di microzonazione, in linea con le indicazioni normative piu' recenti, sono state eseguite con un metodo di lavoro interdisciplinare e interistituzionale. I risultati consentono agli Enti e ai progettisti di poter disporre di un quadro esaustivo e validato scientificamente, su cui basarsi per perseguire buone politiche di riduzione del rischio sismico sugli edifici gia' esistenti o di nuova realizzazione e per la pianificazione urbanistica". E' quanto ha sottolineato l'assessore regionale alla mitigazione del rischio sismico e geologico, Stefano Vinti, intervenendo questo pomeriggio al convegno sulla "microzonazione sismica nell'area urbana di Perugia, nel corso del quale sono stati illustrati i risultati dell'indagine realizzata dalla Regione Umbria e dal Comune di Perugia, finanziata con i fondi comunitari del Programma operativo regionale - Fondo europeo sviluppo regionale (Por - Fesr) 2007-2013. "Una prima esperienza nell'ambito del piu' ampio "progetto di microzonazione sismica delle aree urbane' predisposto dal Servizio regionale Geologico e Sismico - ha sottolineato Vinti - che sara' seguita da un analogo intervento, gia' avviato recentemente per Umbertide e zone di espansione". L'obiettivo del lavoro, che ha coinvolto gli uffici del Comune di Perugia e istituti di ricerca e Universita' italiane con affermata esperienza in materia, e' stato quello di completare gli studi, nel territorio ad ed del Tevere, sugli effetti sismici locali dopo il terremoto del 1997-98 e dotare Perugia, la citta' piu' grande dell'Umbria, con importanti edifici di interesse strategico e con un cospicuo patrimonio storico-architettonico e archeologico - ha rilevato Vinti - di uno strumento aggiornato di previsione degli effetti locali del suolo in caso di sisma, nonche' di completare le indagini di micro zonazione nei centri abitati a piu' alto rischio sismico". L'attivita' e' iniziata con la raccolta e l'analisi dei dati disponibili, esaminate 800 stratigrafie e visionati elaborati cartografici storici, registri e verbali dal 1202 in poi, appartenenti a vari archivi e biblioteche, pubblici e privati. Tra i vari rilievi e prove di laboratorio, e' stata attivata anche una campagna sismometrica, con l'installazione di 28 sensori su altrettante stazioni, nel centro storico e nel suo intorno e nelle aree periferiche di San Sisto e Ponte San Giovanni, nelle immediate vicinanze di edifici strategici e rilevanti. Dai dati raccolti e analizzati, emerge un basso livello di pericolosita' sismica locale urbana e dei principali edifici del capoluogo regionale, in linea con quanto inizialmente ipotizzato dal Servizio Geologico e sismico. Sono stati evidenziati edifici e zone con livelli medi di pericolosita' sismica locale nelle aree dove sono presenti accumuli didecine di metri di riporti, anche antichi, e in alcune aree di Pian di Massiano e San Sisto. pg/red

[Fonte: Umbria OnLine]

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