Umbria: vescovo Perugia, da Chiesa kosovara abbiamo ricevuto doni

10 Giu 2011, 12:18 Agenzia ASCA

Perugia (PG) - "Dalla Chiesa kosovara abbiamo soprattutto ricevuto dei grandi doni, un sacerdozio e la possibilita' per tanti ragazzi di dare un senso alla propria vita venendo in questo Paese per stare accanto con gratuita' a chi soffre ed e' povero, conoscendo ed amando Gesu' attraverso gli "ultimi', i suoi fratelli prediletti". E' il commento dell'arcivescovo di Perugia-Citta' della Pieve e vice presidente della Conferenza episcopale umbra, monsignor Gualtiero Bassetti, al rientro dal viaggio in Kosovo. Il presule ha guidato una delegazione della Caritas diocesana al Campo-Missione Caritas Umbria di Raduloc (attivato dalla Caritas 12 anni fa), dove operano una ventina di giovani italiani e kosovari che si prendono cura di 40 bambini orfani o di famiglie disagiate e offrono assistenza ai poveri. Tra i componenti della delegazione, Engjel Pitaqi, diacono diocesano originario del Kosovo, che il 29 giugno sara' ordinato sacerdote nella cattedrale di San Lorenzo in Perugia da monsignor Bassetti. Engjel e' entrato in Seminario dopo essere stato al Campo Caritas di Raduloc. "I ragazzi che ho conosciuto mi hanno trasmesso molto anche per la mia scelta di donarmi totalmente a Dio e al prossimo - ha detto - vedere tanti giovani che spendevano la propria vita per gli altri, arrivando dall'Italia, mi ha aiutato a superare i momenti piu' difficili che anch'io ho attraversato". Nel tracciare un primo bilancio del viaggio, il direttore della Caritas diocesana, Daniela Monni, ha rilevato "oltre al grazie a chi si prende cura del Campo, credo che dobbiamo ringraziare la Provvidenza. Dal Campo di Raduloc sono passati tanti giovani provenienti dall'Italia e dal Kosovo, tra i quali 5 seminaristi che la nostra comunita' diocesana ha ricevuto in dono. A volte i giovani arrivano per un'esperienza breve, magari durante l'estate, a volte si fermano per alcuni mesi, un anno, due o piu' ... In Kosovo trovano una scuola d'amore. E' solo una strada per andare incontro a Gesu' e poi a seguirlo nel cammino in salita, mai scontato, dell'amore". pg

[Fonte: Umbria OnLine]