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Sabato 27 Aprile 2024

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Umbria: Uil, schizza Cassa integrazione. +15,7% a fronte -2,1% Italia

Perugia (PG) - Sulla Cassa integrazione l'Umbria e' in controtendenza rispetto all'andamento nazionale. Lo sostiene la Uil Umbria che in una nota sottolinea come nel Cuore verde a luglio e' stato registrato un +15,7%, contro la media nazionale di -2,1%. Schizzano le ore di ordinaria (+217,6%), ma calano quelle in deroga (-37,5%). I dati rilevano, si legge ancora, come l'Umbria sia preda di una crisi strutturale, dalla quale sembra incapace a svincolarsi. Mentre tra giugno e luglio le ore autorizzate in Italia sono diminuite del 2,1%, nella regione hanno registrato un aumento del 15,7%. In particolare, l'Umbria si distingue per essere la prima regione d'Italia per l'aumento di ore concesse di cassa ordinaria, che tra giugno e luglio sono cresciute del 217,6% (mentre la media nazionale e' ferma a quota 7,9%). "Segno evidente - commenta il segretario regionale della Uil, Claudio Bendini - che ancora molte aziende versano in stato di grande sofferenza, mentre altre continuano a entrare in nuove crisi. Bisogna rilanciare un'iniziativa, a livello nazionale e locale, per individuare quelle soluzioni alle grandi vertenze del nostro territorio, Merloni e chimica ternana in primis. E', inoltre, necessario fare il punto sugli effetti dei provvedimenti fin qui adottati, eventualmente aggiornandoli a quelle che sono le nuove esigenze". Altro dato negativo riguarda la cassa integrazione straordinaria, che nel lasso temporale preso in esame e' aumentata del 19,5%, contro una media nazionale che ha fatto segnare un -2,5%. "Di positivo - sottolinea Bendini - c'e' l'andamento registrato in Umbria dalla cassa in deroga, la cui diminuzione e' stata piu' consistente rispetto alla media nazionale, -37,5% contro -7,9%. Si tratta di un segnale importante, visto che tale strumento interessa le realta' produttive piu' piccole, che rappresentano la maggior parte del nostro tessuto economico". A livello regionale l'unico settore in cui si e' registrato un incremento del ricorso agli ammortizzatori sociali e' stato quello dell'industria (+65,3%), mentre in altri il segno e' stato negativo: edilizia -8%, artigianato -29,8% e commercio -59,8%. pg/dab/rl

[Fonte: Umbria OnLine]

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