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Lunedì 06 Maggio 2024

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Umbria/turismo: da Bit rimbalza su media polemica cucinelli-guarducci

Perugia (PG) - Sta rimbalzando dalla Bit, conclusasi ieri a Milano, alla stampa locale, la polemica sulla vocazione turistica dell'Umbria. Ad innescarla Brunello Cucinelli, noto imprenditore del cachemire, fondatore dell'omonimo Gruppo, nonche' presidente del Teatro Stabile dell'Umbria, che dal palco della serata di gala organizzata dalla Regione, nel ruolo di inviato del sindaco del capoluogo per supportare l'opportunita' della candidatura a capitale europea della cultura, ha parlato di un'Umbria che "fonda le sue caratteristiche peculiari su una dimensione di cultura e spiritualita' che sarebbe messa in pericolo dal turismo di massa". Parole richiamanti la vocazione alla sobrieta', al silenzio e alla meditazione pesanti come macigni per gli operatori turistici che puntano e credono nei grandi eventi, se vuoi rumorosi, ma variegati e capaci di esportare immagine. Uno su tutti, Eugenio Guarducci, patron di Eurochocolate, la kermesse che annualmente, in periodo di cosiddetta bassa stagione, attrae a Perugia migliaia di persone. Pronta la sua replica e, in una lettera aperta, raccolta e diffusa dai media, ha rimarcato "ho assistito ad uno dei piu' splendidi autogol sulla promozione del turismo della nostra Regione, che ricordo essere in Italia una di quelle con le piu' basse percentuali di occupazione media nelle strutture ricettive, che non ospitano sale affrescate per cucire tasche o polsini ma cucine, camere da letto, sale da pranzo, ecc...". Nel ribadire "ogni volta che vedo un' insegna dei tuoi negozi in giro per il mondo mi fai sentire orgoglioso di appartenere alla mia regione", Guarducci ha pero' bacchettato Cucinelli per avere riproposto note biografiche definite "il solito (e un po' noioso per chi come me lo ha ormai sentito piu' volte.... please cambiare autore) ritornello, che va dai dieci anni passati al Bar di Gigino fino a San Francesco, dalla bellezza al misticismo" per arrivare ad introdurre "la "teoria del silenzio'. Teoria che prevede la necessita' di abolire i troppi eventi ed in particolare quelli di massa perche' danno fastidio a chi osserva i nostri monumenti". Un "vero e proprio intervento a gamba tesa" e non solo perche' ha insistito Guarducci "la serata era organizzata per promuovere l'Umbria proprio attraverso gli eventi", ma soprattutto perche' la loro organizzazione "puo' esprimere una ricchezza del territorio senza alterare i valori che sono a noi tutti cari". pg/gc

[Fonte: Umbria OnLine]

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