Terni (TR) - "La crisi profonda, anche della politica, che stiamo vivendo deve richiamarci all'importanza di quei valori di democrazia e liberta' per cui hanno lottato quanti hanno contribuito a liberare l'Italia dal nazifascismo, anche sacrificando la loro giovanissima vita". Lo ha affermato, l'assessore della Regione Umbria, Gianluca Rossi, intervenendo stamani alla commemorazione del 67esimo anniversario della Liberazione promossa dal Comune di Terni.
"E' nostro dovere, assoluto per chi ama la politica - ha detto - richiamarci a un impegno affinche' si compiano scelte che mettano al centro i bisogni e le difficolta' delle persone insieme all'aspirazione a determinare nuovi scenari di crescita nell'economia e negli assetti sociali del Paese e del mondo". "Sono passati 67 anni da quel 25 Aprile - ha rilevato - oggi, come allora, abbiamo di fronte a noi quelle inquietudini, quel passaggio cruciale e delicato per il futuro della democrazia e dei nostri figli. Agli effetti della gravissima crisi economica, che getta nella disperazione milioni di persone, si aggiunge il diffondersi della sensazione che il degrado della politica renda tutti uguali e che la politica stessa non sia piu' quella cosa utile, indispensabile che abbiamo conosciuto". "L'invito per noi tutti - ha sostenuto - e' quello di non fermarsi all'indignazione e di contribuire a che la politica sia in grado di produrre un radicale e profondo rinnovamento, insieme pero' alla capacita' di affrontare scelte chiare su come attrezzarci per uscire da questa fase e da questo passaggio epocale". Rossi ha poi ricordato Miriam Mafai, giornalista e scrittrice recentemente scomparsa, staffetta durante la Resistenza: "Con lei, vorrei ricordare il contributo straordinario che le donne hanno dato alla Resistenza italiana e quello altrettanto straordinario che danno ogni giorno alla difesa e all'affermazione della liberta' e della democrazia nel mondo. E attraverso Miriam Mafai - ha concluso - e' a queste donne, e alle donne di oggi, che affrontano una nuova resistenza con lo stesso carico di cura, di lavoro, di affetti familiari, di paura e di amore che dedico questo saluto per questo 25 Aprile".
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