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Sabato 04 Maggio 2024

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Umbria: rallenta nel 2011 accesso a credito. audizione Banca Italia

Perugia (PG) - Il progressivo rallentamento del credito nel corso del 2011 e' stato, in Umbria, piu' marcato rispetto alla media nazionale; sulla qualita' del credito ci sono segnali preoccupanti e di sofferenza; in molti casi le imprese chiedono liquidita' per ristrutturare le loro posizioni debitorie. Sono alcune delle questioni, tra le piu' importanti, emerse dall'audizione, in II Commissione consiliare della Regione Umbria, presieduta dal Gianfranco Chiacchieroni, del direttore della filiale perugina della Banca d'Italia, Antonio Carrubba, accompagnato dai funzionari Daniele Marangoni e Riccardo Bonci. Tra le ulteriori criticita' delineate, l'accesso al credito piu' difficile per le imprese delle costruzioni; il calo del risparmio da parte degli umbri, nei conti correnti; oltre il 50% del mercato regionale e' fatto dalle grandi banche, piu' severe nella concessione del credito. L'audizione, evidenzia una nota della Regione, fa parte di una serie di incontri che la Commissione sta portando avanti nell'ambito di una indagine conoscitiva, richiesta dal consigliere regionale Franco Zaffini (Fare Italia) sull"'andamento del credito bancario in Umbria - aspetti e criticita' del sistema creditizio umbro". Nel corso degli interventi ribadito come a livello nazionale le condizioni di offerta di credito all'economia risentano negativamente anche del deterioramento della qualita' dei finanziamenti. Il sistema bancario umbro, comunque, concede credito piu' di quanto raccoglie. Importante sara' la patrimonializzazione dei consorzi fidi, soggetti importantissimi di garanzia per le imprese. Alla fine del 2011 operavano in Umbria 44 banche, una in meno rispetto all'anno precedente. Il numero di sportelli presenti era pari a 585, 4 in piu' rispetto al 2010. Zaffini, a margine dell'audizione, si e' detto preoccupato dal quadro disegnato dalla Banca d'Italia perche' "la restrizione avviene nel momento di maggior bisogno delle imprese e delle famiglie. Si nota sempre piu' rassegnazione nei cittadini, costretti spesso a rivolgersi ad altre fonti". Ill presidente Chiacchieroni ha evidenziato come " lo stato del credito in Umbria riflette la seria crisi strutturale del nostro paese per la quale il Governo Monti e' particolarmente impegnato. In Umbria va rafforzata la dotazione finanziaria e normativa di Gepafin quale strumento di garanzia attraverso il quale la Regione puo' intervenire a sostegno delle imprese". pg/gc

[Fonte: Umbria OnLine]

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