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Domenica 28 Aprile 2024

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Umbria: questore Perugia, puntare su 'sicurezza partecipata'

Perugia (PG) - "Sicurezza partecipata". Questa la ricetta anche per Perugia del neo questore Nicolo' Marcello D'Angelo, su cui hanno trovato una convergenza gli ospiti del 7* congresso provinciale del Siulp. Un Congresso, evidenzia una nota della Provincia di Perugia, che si tiene in un momento particolarmente delicato anche per l'Umbria e per il capoluogo, in vetta a tristi classifiche, dal traffico di droga e overdose, agli infortuni sul lavoro, incidenti stradali, abuso di alcool tra i giovani. Emergenze che si vanno ad intrecciare con una crisi economico-finanziaria strutturale per la quale non si riescono a individuare risposte adeguate. Diventa quanto mai necessario quindi un gioco di squadra tra le diverse forze dell'ordine e tra queste e la societa' civile. Una necessita' intravista da tempo dalla Amministrazione provinciale di Perugia, come riferito dal presidente Marco Vinicio Guasticchi. "Fin dal nostro insediamento - ha ricordato - abbiamo messo la sicurezza in testa alla nostra agenda dei lavori e abbiamo compiuto un'operazione di rinnovamento della nostra Polizia provinciale mettendola a disposizione delle tradizionali forze dell'ordine. L'abbiamo potenziata di uomini attraverso la mobilita' interna del personale e l'abbiamo dotata dei mezzi adeguati". Guasticchi ha quindi annunciato l'inaugurazione a breve di una centrale operativa per lo scambio dei dati tra le varie forze e l'attivazione di una cella di sicurezza per poter sbrigare anche operazioni di arresto. D'Angelo si e' soffermato sul principale dei problemi per Perugia, lo spaccio di droga. "Una piaga - ha detto - che va sradicata. Ma non puo' essere solo un problema di Polizia, se pensassimo questo significherebbe che non siamo maturati. Non si fa abbastanza prevenzione per la droga. Se ne parla sempre meno e questo non e' educativo". "Perugia sta attraversando anni difficili - e' stata la riflessione del vicesindaco Nilo Arcudi - non ci si aspettava di arrivare a un una tale situazione di microcriminalita'. Il lavoro svolto dalle forze di polizia e' importante, ma serve una risposta di sistema. Il Comune - ha spiegato - ha compiuto uno sforzo importante attraverso lo strumento del Patto per la sicurezza, rispetto al quale ci aspettavamo che il Governo facesse la sua parte, ma cosi' non e' stato". Per il segretario regionale Cisl Ulderico Sbarra: "L'Umbria non e' piu' verde. Sotto una regione tranquilla c'e' un disagio profondo che la attraversa. Siamo chiamati a riconsiderare il nostro modello, perche' quello attuale non regge piu"'.

pg/gc

[Fonte: Umbria OnLine]

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