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Domenica 05 Maggio 2024

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Umbria: Pdl, arresto Goracci esempio gestione p.a. come 'cosa propria'

Perugia (PG) - "L'arresto del Vice Presidente del Consiglio regionale e' l'ultimo episodio di una lunga serie di fatti che si succedono dall'inizio della legislatura evidenziando l'esistenza in Umbria di modi di gestione della Pubblica amministrazione che, come abbiamo detto per 'sanitopoli', assomigliano molto a quelli usati nelle zone meno sviluppate, in cui regna la pratica del voto di scambio, del favoritismo, e della corruzione". E' quanto recita un documento politico, firmato dall'intero Pdl della Regione Umbria all'indomani dell'arresto del Vice presidente del Consiglio regionale Orfeo Goracci. In calce all'atto, e allo scopo di imporre una riflessione politica alla maggioranza, i consiglieri di opposizione Andrea Lignani Marchesani e Alfredo De Sio, si sono dimessi rispettivamente dalla carica di vicepresidente e segretario dell'Ufficio di presidenza. L'opposizione, come si legge nel documento lamenta la piu' volte denunciata "esistenza di una 'questione morale' in Umbria finalizzata al controllo 'militare' da parte della sinistra di tutti i gangli del 'pubblico' che ha portato ad una mancanza di alternanza politica alla guida delle piu' importanti istituzioni locali e ad un enorme apparato burocratico, molto costoso, poco efficiente in cui molti, in virtu' di una tessera o di buone amicizie, hanno fatto piu' o meno brillanti carriere senza avere la necessaria professionalita"'. Secondo il Pdl le vicende che vedono coinvolta la sinistra regionale "mettono in evidenza che siamo di fronte ad un vero e proprio sistema che da Foligno a Gubbio, da Terni a Perugia, funziona piu' o meno allo stesso modo e il suo tratto distintivo e' che si usano le Istituzioni come se fossero 'cosa propria' portando all'interno delle stesse la guerra per bande che esiste nel partito e nella coalizione". Nel rifiutare di fare "di tutta l'erba un fascio" e di abbandonare "la cultura garantista", il Pdl dell'Umbria auspica che "chi ha responsabilita"' sia indotto a prendere atto di una vera e propria "emergenza democratica che pone la Regione in una posizione di grande debolezza e i suoi rappresentanti istituzionali, a cominciare dalla Presidente della Regione, senza quella autorevolezza e credibilita' che sarebbero invece necessari in questo delicato momento storico". "Ma siamo poco fiduciosi - conclude il documento del gruppo - che la sinistra si renda conto di tutto questo, e allora assisteremo al solito tirare a campare mentre la nave continua ad imbarcare acqua da tutte le parti e il porto si allontana sempre piu"'. pg/mpd

[Fonte: Umbria OnLine]

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