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Domenica 05 Maggio 2024

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Umbria: Mencaroni (Confcommercio Perugia), Manovra penalizzante

Perugia (PG) - "La paura e' che la 'Manovra Salva Italia' possa ammazzare parte degli italiani; noi ci sentiamo tra coloro che possono essere uccisi". Se ne e' detto convinto Giorgio Mencaroni, presidente di Confcommercio Perugia, in uno dei passaggi dell'intervento pronunciato durante la conferenza stampa indetta per proclamare lo "stato di crisi" per l'intero settore, a fronte di una manovra "penalizzante" per famiglie ed imprese come quella del Governo Monti, nonche' di imposte locali sempre piu' alte. "Il nostro e' un forte grido di dolore - ha detto Mencaroni rivolgendosi, fra gli altri, ai senatori umbri del Pd e del Pdl Anna Rita Fioroni e Domenico Benedetti Valentini - che si attaglia anche su una domanda che ad oggi parrebbe avere risposta negativa: 'ma il commercio e' un settore strategico o da sopprimere?' certo e' che le azioni si sono via via inasprite, a partire dalle liberalizzazioni concepite dall'allora ministro Bersani fino a quelle pensate dal Governo Monti".

Riconoscendo che la Regione Umbria sta dimostrando attenzione per il comparto, sebbene il trend delle aliquote locali e le accise stiano lievitando, una su tutte quella sulla benzina "da ieri la piu' cara d'Italia", il Presidente ha rilevato :"la situazione e' stagnante, difficile dal 2008 e non ci sono, anche nella nostra indagine, realta' che vanno a gonfie vele se non in settori di nicchia, alcuni dei quali sono quasi una moda, come le energie rinnovabili, ma le imprese del commercio e del turismo, quest'ultime neppure citate nella manovra del Governo, soffrono". La ricetta, per Confcommercio Perugia, deve essere cercata nel confronto su una serie di proposte da presentare a governo, enti pubblici locali, banche, Agenzia delle Entrate, nonche' alla stessa Confcommercio nazionale: "la moratoria delle scadenze fiscali e previdenziali, la defiscalizzazione degli oneri sociali dal 50 al 75% per le pmi che hanno subito una riduzione del fatturato del 15%; la liberalizzazione da razionalizzare ed estendere a tutti i settori; la necessita' di politiche incisive per il turismo; ammortizzatori sociali efficaci per le imprese del commercio costrette a chiudere; l'applicazione dell'Imu con aliquota minore per il 2012; interventi per calmierare il mercato degli affitti; la non applicazione della tassa di soggiorno ("se approvata farebbe lievitare del 10% i prezzi, andando a pesare non poco sul settore turistico"); l'applicazione dell'addizionale regionale Irpef e delle accise sui carburanti al minor livello; l'accelerazione dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni con ipotesi di cessione dei crediti alle banche; l'istituzione di un plafond per il commercio con i Confidi per finanziare la liquidita'; l'applicazione piu' equa della nuova tassa sui rifiuti (Res); la sospensione degli accertamenti legati agli studi di settore per il 2011; contributi sull'imprenditoria giovanile legati all'obbligo di acquisire competenze specifiche nel fare impresa". pg/mpd

[Fonte: Umbria OnLine]

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