Perugia (PG) - "Non e' possibile che il nostro sistema di Protezione Civile debba essere a rischio e riportato indietro di vent'anni, compromettendo cosi' la possibilita' di adeguati ed efficaci interventi in caso di emergenza". Cosi' la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo all'inaugurazione di ExpoEmergenze in calendario da stamani a UmbriaFiere di Bastia Umbra. La presidente ha espresso la preoccupazione delle Regioni italiane rispetto al rischio di un depauperamento della struttura della Protezione Civile e della sua reale capacita' di intervento.
"Se - ha detto - come le Regioni italiane stanno chiedendo in queste ore al Governo, non si interviene a modificare le disposizioni del precedente Governo contenute nella Legge 10 del 2011, che obbligano le Amministrazioni regionali ad aumentare le tasse per poter recuperare fondi per la Protezione Civile per interventi di emergenza, ci si trova di fronte all'odiosa situazione per cui i cittadini vengono doppiamente danneggiati, prima dalla calamita' e poi dall'obbligo del pagamento delle tasse che le Amministrazioni locali sono costrette ad imporre. Questo comporta che molte amministrazioni pubbliche non dichiarano lo stato di calamita' naturale per non sottoporre i cittadini ad un ulteriore balzello, innescando cosi' una sorta di circolo vizioso che impedisce al sistema di poter operare". Marini ha espresso "solidarieta"' al prefetto Franco Gabrielli, Capo del Dipartimento della Protezione Civile, che ha nuovamente posto al Governo la necessita' della modifica della Legge 10 dello scorso anno, e ha manifestato apprezzamento per la disponibilita' del presidente del Consiglio, Mario Monti, ad affrontare il problema. Marini ha annunciato di aver convocato una riunione urgente al Centro regionale di Protezione Civile di Foligno con i sindaci dell'Umbria ed i soggetti istituzionali interessati per fare il punto degli interventi in atto nelle aree interessate dall'emergenza neve e per definire un adeguato Piano per fronteggiare l'eventuale riproporsi di situazioni critiche, soprattutto nella zona dell'Appennino. pg/gc
