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Venerdì 26 Aprile 2024

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Umbria/immigrati: Comune Marsciano, bene accoglienza 10 libici

Marsciano (PG) - "L'accoglienza di 10 profughi provenienti dalla Libia, alcuni dei quali originari di Paesi africani, altri del Bangladesh, rappresenta un'esperienza molto positiva, per l'alto valore umanitario e per la possibilita' di dimostrare a persone originarie di altri Paesi che in Italia ci sono comunita' capaci di accoglienza e rispetto della dignita' di ogni persona, a cominciare da chi si trova in situazioni di particolare difficolta'. Tutto questo senza alcun onere finanziario per il Comune". E' la riflessione del vicesindaco di Marsciano, Virgilio Lipparoni, che traccia il bilancio del capitolo apertosi con la crisi libica. Furono infatti molte, lo scorso anno, le ondate di arrivi in Italia, di persone di origine prevalentemente africana, la cui accoglienza e' un obbligo sancito da leggi internazionali e i costi dell'assistenza sono a carico del Fondo europeo per i rifugiati e del Governo nazionale. I profughi vennero affidati dal Governo alle Regioni, ripartendoli in proporzione alla popolazione, per organizzare l'assistenza in strutture idonee. L'Umbria, in collaborazione con la Prefettura, la Protezione civile e l'Anci regionale, ha invitato i Comuni a fare la loro parte, collaborando con la Caritas e l'Arci che sono stati convenzionati come gestori dei progetti di accoglienza. Il Comune di Marsciano ha risposto positivamente reperendo abitazioni idonee, in particolare 3 mini appartamenti, presi in affitto dall'Arci, nei quali sono stati accolti, a partire da circa 5 mesi fa i 10 libici. Nell'ambito del programma di accoglienza, per loro sono stati organizzati corsi di lingua italiana e di attivita' sportiva, nonche' corsi di formazione-lavoro, con lezioni teoriche affiancate ad alcune attivita' con le squadre della Comunita' montana e con la squadra di operai del Consorzio Abn che lavora per il Comune, nonche' alcune attivita' ausiliarie svolte in un istituto scolastico (tutte svolte a titolo volontario, senza retribuzione). "Siamo sicuri che quando questi giovani, conclusi gli accertamenti del Ministero e terminato il loro periodo di permanenza in Italia, torneranno nei loro Paesi di origine - ha concluso il vicesindaco - porteranno un ricordo positivo del popolo italiano e della nostra comunita' in particolare. Da questa esperienza potra' inoltre venire, in qualche caso, un valore aggiunto di collaborazione tra Paesi diversi". pg/gc

[Fonte: Umbria OnLine]

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