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Sabato 27 Aprile 2024

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Umbria/Goracci: oltre tre ore dibattito in Consiglio regionale

Perugia (PG) - Tre ore ed oltre di dibattito in seno al Consiglio regionale dell'Umbria sulla rielezione dell'Ufficio di Presidenza, dopo l'arresto dell'ex vice presidente Orfeo Goracci e, alla ripresa, la sospensione da parte del presidente, Eros Brega per convocare la Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari. Al centro dell'incontro, l'annunciata intenzione di Pdl, Lega nord e Fare Italia di abbandonare l'Aula, perche' sarebbe mancata "una netta presa di posizione per un cambiamento che permetta una governabilita' complessiva attraverso l'eliminazione dei problemi 'esterni' che pesano sulla Giunta e sul Consiglio" e di rimettere le cariche ricoperte dagli esponenti dell'opposizione all'interno delle Commissioni consiliari. Questo il bilancio dei lavori dell'Assemblea legislativa nella giornata odierna. A dichiarare di non volere partecipare al voto, Sandra Monacelli (Udc), Gianluca Cirignoni, (Lega Nord), Oliviero Dottorini e Paolo Brutti (Idv). Durante il dibattito sono intervenuti 15 componenti dell'Assemblea, compresa la presidente Marini. Per Gianluca Cirignoni "le mancate dimissioni del presidente del Consiglio regionale Brega rappresentano un grave problema politico" mentre per Sandra Monacelli "il problema politico vero e' che in Umbria e' emerso un sistema di potere che si e' sovrapposto al sistema di governo e di amministrazione della Regione". Per Raffaele Nevi (capogruppo Pdl) la presidente Marini sceglie di "non aprire una stagione nuova e si chiude invece all'interno delle sempre piu' anguste mura di questa coalizione" mentre per Oliviero Dottorini (capogruppo Idv) "esiste un enorme problema di trasparenza che getta un'ombra pesante sul sistema democratico regionale". Damiano Stufara (capogruppo Prc) ha chiesto di "non dare l'impressione di schivare il problema, perche' quelli emersi sono temi da affrontare al piu' presto" e da Franco Zaffini (Fare Italia) e' partito l'auspicio "ad una forte compattezza delle opposizioni, che devono dimostrare agli umbri di essere pronti all'alternanza". Per Massimo Buconi (capogruppo Psi) "il senso di incertezza, precarieta' e divisione ci allontana dalle soluzioni che intendiamo invece raggiungere" mentre Roberto Carpinelli (Marini per l'Umbria) ha insistito sulla necessita' di "ripristinare la piena efficienza del Consiglio regionale e aprire un dibattito sul ruolo della politica". Alfredo De Sio (Pdl) ha richiamato la necessita' che la politica "superi l'impotenza e affronti le grandi scelte" e Lamberto Bottini (Pd) ha spronato a rilanciare "la nostra credibilita', recuperando produttivita' nell'azione politico-istituzionale e superando lentezze". Secondo Paolo Brutti (Idv) "il problema va affrontato subito: chi e' toccato da un sospetto e ricopre un altissimo incarico lo deve lasciare". Gianranco Chiacchieroni (Pd), ha sottolineato che "se si vuole essere credibili occorre ridurre consiglieri e assessori, abolendo il listino" e Andrea Smacchi (Pd) sollecita la messa in campo di "energie e sinergie vere". Fiammetta Modena (Per l'Umbria) sollecita il centrosinistra a "battere un colpo". "Con le dimissioni dei nostri rappresentanti per favorire il dibattito - ha detto - abbiamo fatto piu' del dovuto". pg/mpd

[Fonte: Umbria OnLine]

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