Umbria: donne Cgil, Cisl e Uil contro dimissioni in bianco

23 Feb 2012, 18:59 Agenzia ASCA

Perugia (PG) - Le donne della Cgil, Cisl e Uil dell'Umbria mobilitate contro il fenomeno delle dimissioni in bianco e le prefetture di Perugia e Terni si sono impegnate a inviare la documentazione al Ministero e alla Presidenza del Consiglio. E' accaduto stamani. A livello regionale, evidenzia una nota congiunta delle sigle sindacali, sono rassegnate circa 300 dimissioni volontarie da parte di donne al primo anno di vita del figlio. Non e' facile quantificare quante di queste siano "dimissioni in bianco", anche se e' facilmente deducibile che le motivazioni siano da ricondurre a dimissioni forzate. Cgil, Cisl e Uil hanno sottolineato che tale pratica di abuso dei diritti civili, che viene praticata sempre piu' spesso anche per i contratti di apprendistato, scaturisce anche dalla carenza delle politiche di conciliazione. Da qui la presa di posizione delle esponenti del sindacato, dei partiti, della societa' civile, che hanno promosso un appello '188 donne per la 188' contro il fenomeno delle dimissioni in bianco, utilizzate allo scopo di consentire il licenziamento delle lavoratrici in caso di maternita', nonche' di sgravare l'impresa dagli oneri relativi ai periodi di assenza dovuti a infortunio o malattia. Il Governo Prodi nel 2007 regolamento' la materia attraverso la legge 188 che obbligava a redigere le dimissioni, pena la nullita', su appositi modelli resi disponibili gratuitamente dalle Direzioni Provinciali del Lavoro, dagli Uffici Comunali e dai Centri per l'Impiego e contrassegnati da un codice di identificazione progressivo e con durata limitata di 15 giorni. Un accorgimento "burocratico" che rendeva vana la predisposizione di modelli firmati con largo anticipo e con la data in bianco. La legge 188 e' stata cancellata dal Governo Berlusconi nel giugno 2008 e pertanto il fenomeno delle dimissioni in bianco continua. pg/gc

[Fonte: Umbria OnLine]