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Giovedì 28 Marzo 2024

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Umbria/crisi: Teatro Stabile aderisce Giornate nazionali cultura

Perugia (PG) - Il Teatro Stabile dell'Umbria aderisce alle Giornate nazionali per la cultura e lo spettacolo proclamate dal 26 al 28 marzo a livello nazionale da Federculture, Agis, Anci, Upi, Conferenza delle Regioni e Fai. Lo annuncia una nota dell'ente che prosegue, nell'attuale drammatica situazione economica, sociale e culturale, la cultura paga piu' pesantemente di altri settori nella distribuzione delle risorse pubbliche il prezzo delle difficolta' contingenti. Mai come in questo momento il settore e' stato penalizzato da scelte di indiscriminata e drastica riduzione dei finanziamenti e da provvedimenti normativi che ne frustrano lo sviluppo. L'investimento pubblico in cultura e' crollato allo 0,18% del bilancio dello Stato; il Fondo Unico per lo Spettacolo e' stato quasi dimezzato, arrivando al minimo storico di 258 milioni di euro; con la legge 122/2010 e' stato di fatto impedito al sistema degli Enti locali di svolgere politiche attive nel campo della cultura, con riflessi pesanti e negativi anche per l'intervento del capitale privato nella gestione dei beni e delle attivita' culturali; si penalizzano i consumi culturali con ulteriori tassazioni come l'aggravio di un euro dei biglietti cinematografici. Si abbatte in questo modo un pezzo dello stato sociale, si incide negativamente su un diritto di cittadinanza e si rinuncia ad uno dei comparti economici chiave per ridare competitivita' all'Italia nello scenario internazionale. Le associazioni e le organizzazioni nazionali che rappresentano il settore, prosegue la nota, non possono tacere di fronte a questo scenario. Sentono, anzi, la responsabilita' di richiamare con forza l'attenzione su quanto sta accadendo, poiche' la cultura e' un diritto costituzionale che va garantito e tutelato, ma per farlo e' necessario invertire la rotta. Per questo hanno indetto tre giornate di sensibilizzazione e mobilitazione per affermare la centralita' della cultura nelle politiche economiche e sociali nazionali come strumento reale e documentato di crescita civile ed economica assicurare livelli certi e adeguati di finanziamento del settore che ne permettano l'esistenza e lo sviluppo, iniziando dal reintegro del Fondo Unico dello Spettacolo. Sara' messa in atto una campagna nazionale di comunicazione che ha l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini, l'opinione pubblica e i rappresentanti politici e istituzionali sullo stato attuale di crisi della cultura italiana e sui possibili interventi per uscire dall'emergenza. pg/map/ss

[Fonte: Umbria OnLine]

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