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Domenica 12 Maggio 2024

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Umbria: Corte dei conti, non immune da corruzione ma non cosi' dilagante

Perugia (PG) - "La corruzione e' presente nell'intero sistema Italia e l'Umbria non ne e' immune. Il fenomeno pero' non e' cosi' dilagante e si concentra per lo piu' nel settore degli appalti e delle erogazioni pubbliche". Lo ha detto, tra l'altro, Agostino Chiappiniello, procuratore regionale della Corte dei conti per l'Umbria, nel tradizionale incontro con i giornalisti prima dell'inaugurazione dell'anno giudiziario la cui cerimonia, tenutasi quest'anno nell'aula magna della Facolta' di Agraria dell'Ateneo del capoluogo, e' stata aperta da Alberto Avoli, presidente della sezione giurisdizionale. Il procuratore ha inoltre aggiunto "complessivamente la pubblica amministrazione umbra e' abbastanza sana , i dipendenti sono seri e lavorano, nonostante i tagli subiti dal personale stesso. Certamente le ipotesi di danno erariale ci sono e sono molte (tra queste, citate "il solito assenteismo", appropriazioni indebite, errori sanitari; fatture inesistenti per ottenere rimborsi, l'utilizzo improprio da parte di enti pubblici dei "derivati', un caso di uso delle intercettazioni a scopo estorsivo da parte di chi era stato incaricato di effettuarle - ndr), ma se rapportate all'intera attivita' si tratta di entita' non significative". I risultati conseguiti, ha precisato Chiappinello vanno ascritti anche alla collaborazione dimostrata dalla stessa pa, nonche' dalla magistratura, e sono di rilievo. L'attivita' 2011 ha fatto registrare 40 atti di citazione nei confronti di 110 convenuti (+8,11% rispetto al 2010 quando erano stati 37); 43 inviti a dedurre espressi verso 115 soggetti (-10,42% rispetto 2010 visto che erano stati 48); 1.857 provvedimenti di archiviazione (+29,32% rispetto 2010 - registrati 1.436); 1037 lettere istruttorie (+11,15% rispetto 2010 quando furono 933). Nel corso del 2011 sono stati aperti 1.622 nuovi procedimenti e a fine anno ne sono rimasti pendenti 4.362. Il primo gennaio 2011 le istruttorie pendenti erano 4.637 (pertanto la diminuzione e' stata del 5,93%). A proposito delle percentuali fluttuanti, Chiappiniello le ha anche ricondotte alla nuova normativa del 2009, definita limitante per l'attivita' della Procura. Il fatto infatti che gli esposti debbano essere "circostanziati' non solo, e' stato detto, limita il numero di nuovi procedimenti, ma impone l'archiviazione di quelli gia' in essere. Accanto alla quantificazione numerica dell'attivita', il procuratore ha anche fornito i dati relativi alle somme recuperate "soldi veri - ha detto - entrati nelle casse dello Stato". In particolare 3.976.110 euro contro il 1.464.800 del 2010, con un aumento del 241,36%, insieme ai 746.650 euro scaturiti dalle sentenze di condanna (+13,16% del 2010). Chiamato ad indicare il motivo di tale differenza, e' stata ricondotta ad un ventaglio di aspetti, nel quale la diversita' dei processi, dell'entita' del danno e degli stessi soggetti, sono gli elementi piu' significativi. pg

[Fonte: Umbria OnLine]

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