Umbria/cooperazione: Ambasciatore Tunisia, consolidare rapporti

14 Feb 2012, 16:51 Agenzia ASCA

Perugia (PG) - Rafforzare i rapporti con le istituzioni e, al tempo stesso avviare una cooperazione con l'Umbria per favorire il processo di democratizzazione avviato in Tunisia. Sono alcuni dei temi trattati nell'incontro che Naceur Mestiri, Ambasciatore di Tunisia in Italia e Faycal Ben Mustapha, Console di Tunisia a Roma hanno avuto con i rappresentanti istituzionali dell'Umbria. La vicepresidente della Regione, Carla Casciari, ha ricordato l'impegno e la volonta' dell'ente a sperimentare iniziative basate sullo scambio tra le nazioni e le culture, in particolare quelle che vantano presenze sul territorio regionale, come appunto la Tunisia. L'ambasciatore ha espresso il proposito di creare un'associazione di immigrati tunisini in Umbria, cosi' da favorire l'integrazione e diffondere la cultura di un paese che vede molti suoi esponenti motivati a investire nella regione per un progetto di vita e di lavoro onesto. Sul punto ha manifestato interesse anche il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi (anch'egli ha ricevuto i rappresenti istituzionali tunisini) che, da parte sua, ha proposto "l'istituzione di una Associazione Italia - Tunisia, di cui la Provincia si faccia promotrice, coordinatrice e punto di riferimento, anche per preservare - ha concluso - la cultura della tolleranza e dell'accoglienza che contraddistingue gli umbri, nonostante la campagna di discredito che certi media stanno conducendo contro la citta"'. L'Ambasciatore tunisino ed il Console sono stati ricevuti anche dal sindaco di Perugia Wladimiro Boccali che a suo tempo aveva chiesto, in una lettera all'Ambasciata la collaborazione delle autorita' tunisine per contrastare il flusso di clandestini verso l'Italia, con destinazione Perugia. In molti casi costoro, e' stato appurato dalle forze di polizia, vanno a ingrossare le fila delle organizzazioni dedite allo spaccio di droga. Disponibilita' e' stata espressa dai diplomatici su due fronti: lavorare con le comunita' tunisine in Italia per sensibilizzarle riguardo al problema dei connazionali dediti all'illegalita' e lavorare con il proprio governo per la prevenzione, soprattutto a Tunisi, affinche' sia chiaro che azioni illegali, per esempio lo spaccio, troveranno risposte molto dure da parte delle autorita' italiane. pg/mpd

[Fonte: Umbria OnLine]