Perugia (PG) - "Esiste il rischio concreto di chiusura per migliaia di imprese commerciali, che non sono in grado di far fronte ad adempimenti e scadenze". E' l'allarme espresso dal presidente Confcommercio della provincia di Perugia Giorgio Mencaroni ai parlamentari umbri - Giampiero Bocci, Anna Rita Fioroni, Carlo Emanuele Trappolino e Walter Verini del PD, Ada Spadoni Urbani e Domenico Benedetti Valentini del Pdl - affinche' si facciano portavoce delle istanze e delle preoccupazioni della categoria presso il Governo. L'appello dell'associazione, che gia' ai primi del 2012 aveva stilato 14 richieste per altrettante misure urgenti a sostegno delle imprese del commercio e del turismo a rischio, da adottare a livello locale e nazionale, ha trovato sostegno da parte dei politici nazionali che hanno espresso la volonta' di adoperarsi. "Non siamo contrari a priori alle liberalizzazioni - ha evidenziato, tra l'altro, Mencaroni - ma devono coinvolgere tutti i settori, se vogliamo avere un mercato davvero aperto e concorrenziale. Occorre riconsegnare alle famiglie il potere d'acquisto che hanno perduto negli ultimi dieci anni, ma non lo si fa certo con misure aspre come l'aumento dell'Iva al 21%, la reintroduzione dell'IMU, il ricorso ad addizionali regionali o l'istituzione della tassa di soggiorno. Occorre inoltre apporre correttivi agli Studi di Settore, che non riescono a fotografare correttamente la situazione di tante imprese,in continuo e veloce peggioramento".
Sul fronte evasione fiscale, il Presidente ha riconosciuto: "siamo favorevoli ai controlli, siamo per il rispetto delle legge e stiamo con gli onesti, ma non accettiamo la criminalizzazione di una intera categoria; non accettiamo che commercianti e operatori turistici siano periodicamente etichettati come evasori a causa del comportamento scorretto di pochi". pg/mpd
