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Giovedì 02 Maggio 2024

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Umbria: Cia, combattere mortalita' api. fenomeno gravissimo

Perugia (PG) - "Si sta verificando un fenomeno gravissimo che preoccupa sempre di piu' produttori di miele e agricoltori". Lo ha evidenziato Catia Mariani, direttore della Cia dell'Umbria, per sottolineare che da qualche anno a questa parte si sta registrando un elevato tasso di mortalita' delle api in tutti i paesi industrializzati che non ha lasciato immune l'Umbria e da alcuni studi implicato alla diffusione di alcuni fitofarmaci sistemici. A tale scopo, studiosi e tecnici provenienti da Italia, Turchia, Olanda, Ungheria, Belgio e Polonia, tra i maggiori Paesi produttori di miele al mondo, si sono confrontati sul tema "Sostenibilita' ambientale dell'apicoltura europea". Un incontro parte di un progetto europeo denominato "Bees", che vede protagonista la Cia dell'Umbria in partenariato con l'Universita' di Balikesir (Turchia), l'Associazione apicoltori di Canakkale (Turchia), la Fondazione olandese Ifsat, l'Associazione ungherese Tuda's, l'Associazione polacca Lacjum, il College KHK del Belgio e orientato a sostenere l' importanza dell'apicoltura per l'ambiente e la biodiversita' insieme alla necessita' di un'agricoltura sostenibile per la vita delle api. Tra i numerosi interventi, Janne Lansipuro, dell'IFSAT (Organismo internazionale per la sicurezza alimentare e la tracciabilita'), ha sottolineato che la moria delle api "e' una vera e propria calamita' che potrebbe mettere a rischio non soltanto i 600mila operatori del settore, ma l'intero comparto agroalimentare, considerando che l'84% delle specie di piante dipende dall'impollinazione a opera delle api". Obiettivo primario da perseguire per delimitare il rischio, e' stato detto, sviluppare nuovi farmaci per combattere l'acaro della Varroa, responsabile del 10% delle perdite annuali di api, evitando allo stesso tempo l'uso eccessivo di antibiotici e contenendo l'utilizzo di pesticidi in agricoltura. Un incontro che ha sollevato tematiche di interesse comunitario e che alla vigilia di Mielinumbria in programma dal 25 al 27 novembre a Foligno, ha sottolineato la centralita' della citta' della Valle Umbra e della regione nel mondo dell'apicoltura e che conta 33mila alveari gestiti da 1633 apicoltori stanziali e due societa' cooperative apistiche che riuniscono circa 260 soci, gestori di circa 8mila alveari. pg/mpd

[Fonte: Umbria OnLine]

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