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Venerdì 26 Aprile 2024

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Umbria: c. Marini, sfida federalismo in quadro incertezze

Perugia (PG) - "Le Regioni italiane si presentano alla sfida del federalismo avendo di fronte un quadro di incertezze e preoccupazioni, piu' che le opportunita' che ne potrebbero e dovrebbero scaturire". E' quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo al seminario di studi "1971/2011: il regionalismo originario e il federalismo di oggi nella riforma dello Stato. Quale sintesi?", promosso dal Centro Studi "Ezio Vanoni" di Terni. "Diversa - ha aggiunto - e' la condizione delle Regioni che abbiamo conosciuto negli anni '70 rispetto a quella di oggi: l'assetto istituzionale e' stato dapprima radicalmente modificato con la riforma del Titolo V della Costituzione ed ora con le ulteriori riforme introdotte dal nuovo federalismo, a cominciare da quello fiscale". In merito a come l'Umbria si presenta a questa sfida, la Presidente ha risposto indicando le possibili criticita' ed i rischi per una regione piccola. "Si tratta di criticita' e debolezze storiche - ha precisato - che derivano dalla sua dimensione geografica e demografica che ne determinano una capacita' fiscale piu' ridotta rispetto alla media nazionale. Inoltre, proprio per queste sue caratteristiche, l'Umbria ha anche una piu' elevata spesa pubblica pro capite. Tutto cio' influisce parzialmente anche sulla crescita e sul livello del 'Pil' regionale, la cui crescita e' inferiore alla media nazionale".

Per la Presidente, tuttavia, l'attuale situazione della Regione la pone in una condizione di cogliere da questo processo di riforma vantaggi ed opportunita'. "Non tutte le Regioni italiane - ha sottolineato - possono contare sull'assenza di disavanzi nella maggior parte dei settori di competenza regionale, a partire da quello piu' complesso ed importante come la spesa sanitaria. Inoltre, l'Umbria conserva un'ampia potenzialita' fiscale, in quanto in questi anni la Regione si e' avvalsa pochissimo della leva fiscale su base regionale e locale. Il combinato disposto di queste condizioni ci consente di guardare con ottimismo e fiducia alla sfida federalista".

La presidente ha sottolineato la necessita' che nell'Italia federalista l'Umbria e le altre Regioni del centro, mettano in atto politiche di cooperazione e integrazione. "Questa Italia di mezzo - ha concluso - ha le potenzialita' per crescere insieme e affermare una sua specifica identita' che possa adeguatamente frapporsi tra un Nord in cui e' sempre piu' forte la spinta autonomistica ed un Sud in cui sembrano prevalere piu' i timori per l'assetto federalista dello Stato e quindi tendenzialmente orientato a frenarne il suo percorso". pg/mpd

[Fonte: Umbria OnLine]

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