Perugia (PG) - L'abusivismo e' un fenomeno vergognoso che dequalifica il turismo umbro, inquina il mercato, sottrae il 40% delle risorse alle agenzie di viaggio e consegna i consumatori a rischi. E' il grido di allarme delle agenzie aderenti alla Fiavet-Confcommercio, l'organizzazione di categoria piu' rappresentativa sul territorio e a livello nazionale che ha deliberato lo stato di agitazione, chiedendo un incontro urgente all'assessore regionale al turismo Fabrizio Bracco. "Nonostante la disponibilita' dichiarata dall'assessore nell'affrontare la modifica dell'attuale legge regionale sul turismo per tentare di mettere fine all'emergenza abusivismo - ha rilevato Fortunato Giovannoni, presidente di Fiavet Umbria - non c'e' stato, a distanza di cinque mesi, alcun concreto passo in avanti. Nel frattempo siamo costretti sempre di piu' a spendere tempo e risorse nel contrastare un fenomeno vergognoso che scredita tutto il settore. Negli ultimi tre anni, Fiavet ha effettuato a 12 Comuni 45 segnalazioni di situazioni da controllare. In 26 casi non c'e' stata nessuna risposta; solo in 3 sono state comminate sanzioni. La situazione e' arrivata ad un punto tale da convincere il consiglio direttivo a deliberare lo stato di agitazione del settore, in favore del ripristino della legalita' e chiedendo un'urgente modifica strutturale della legge di riferimento". Tra le richieste di Fiavet Umbria, la modifica della normativa regionale; assegnare la competenza di vigilanza, prevenzione e repressione ad un organismo super partes competente; inasprire le sanzioni per tutte le forme di abusivismo; realizzare un Osservatorio regionale sul fenomeno, magari attraverso l'Osservatorio sul Turismo, che ne studi l'incidenza; attivare una campagna informativa contro l'abusivismo; valorizzare l'attivita' delle agenzie in regola. Gli effetti dell'abusivismo, sottolinea Fiavet Umbria, riguardano i consumatori, sui quali pesano i rischi derivanti dall'assenza di un contratto di viaggio che ne tuteli i diritti, di una polizza assicurativa sulla responsabilita' civile (massimale minimo previsto dalla legge e' di 2 mln di euro), di una figura professionale responsabile dell'attivita' (l'Art. 72 della Legge Regionale n. 18 del dicembre 2006 prevede la presenza in agenzia di viaggio di un direttore tecnico, in possesso dei requisiti professionali richiesti, a cui affidare la gestione tecnica).
Senza contare l'evasione fiscale che questo fenomeno produce. pg/gc
