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Mercoledì 08 Maggio 2024

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Umbria: Adoc, inflazione a giugno vola e 80% non va in vacanza

Perugia (PG) - "L'inflazione a giugno sale al 2,7% e si ripercuote sui desideri di vacanza degli Umbri. Quest'estate ci sara' un crollo del turismo. Si stima che l'80% degli Umbri non andra' in vacanza, dato che tra trasporti, alloggio e servizi i rincari superano in media i 200 euro". E' quanto sostiene Adoc in una nota a firma del presidente dell'Umbria, Angelo Garofalo. Si tratta di un crollo, si legge, determinato dai rincari nel settore turistico, in media di oltre 200 euro, relativi a trasporto, alloggio e servizi. Il costo di un traghetto quest'anno e' aumentato del 70%, pari a circa 230 euro di aggravio rispetto allo scorso anno. Per un biglietto aereo di andata e ritorno si spendono in media 112 euro in piu', un rialzo del 25%, un biglietto del treno costa il 7% in piu'. Inoltre, gli aumenti del prezzo dei carburanti (+200 euro a fine anno), energia (+300 euro), tassi d'interesse (+216 euro) e alimentari (+100 euro) peseranno sull'economia delle famiglie, una stangata di oltre 800 euro l'anno. A queste condizioni, secondo l'associazione, progettare una vacanza diventa impossibile. Inoltre, sul fronte carburanti le accise di 6 centesimi introdotte tra fine giugno e inizio luglio, costituiscono un record storico che proietta l'Italia tra i Paesi piu' cari d'Europa, preceduta di poco solo da Grecia, Danimarca e Olanda. "L'introduzione delle nuove accise di 6 centesimi e' un nuovo e ulteriore colpo gravissimo alle tasche delle famiglie che da oggi a fine anno subiranno un aggravio complessivo di circa 54 euro solo per i costi dei pieni - rileva Garofalo - Nei primi 6 mesi del 2011 la benzina e' costata in media 1,52 euro al litro, in un solo giorno si e' registrato un aumento del 5,9%. Da noi la benzina costa in media l'8,7% in piu' della media europea, attestata a 1,48 euro al litro. Spendiamo il 28% in piu' della Slovenia, il 18% in piu' che in Svizzera, il 22% in piu' della Spagna. Anche in Francia, Germania e Gran Bretagna si spende di meno. Unica ancora di salvataggio degli automobilisti italiani sono le pompe bianche, dove si puo' risparmiare in media l'8%, circa 6 euro in meno. Invece di diminuire il costo della benzina, come promesso alle riunioni presso il Ministero, e' stata adottata una scelta inflativa in contrasto con le dichiarazioni del Governo e le richieste dei cittadini. Per questo - conclude il presidente - chiediamo l'impegno immediato e una presa di posizione della Regione e dei Parlamentari Umbri che, uniti, chiedano al Governo di adoperarsi per ridurre i costi dell'energia e dei carburanti". pg/gc

[Fonte: Umbria OnLine]

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