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Mercoledì 09 Ottobre 2024

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Umbria/a. Merloni: c. Marini, rilanciare dimensione nazionale vertenza

Perugia (PG) - "Va assolutamente rilanciata, e con forza, la dimensione nazionale della vertenza Merloni, oggi unica in Italia ad esse rimasta ancora irrisolta. Per dimensione di lavoratori e territori coinvolti, infatti, questa e' una vertenza che non puo' non vedere impegnati i livelli nazionali di Governo, organizzazione di impresa e dei lavoratori". E' quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta a Fabriano all'iniziativa organizzata dalla Cgil nazionale e dalle Regioni Umbria e Marche, sulla vertenza Merloni. Insieme alla presidente, presente l'assessore regionale all'Economia, Gianluca Rossi, impegnato a seguire per la Regione Umbria gli sviluppi della vertenza. La Governatrice ha rilevato, inoltre, che le due Regioni devono "chiedere al Governo di dare piena attuazione all'accordo di programma sottoscritto nel 2010, con una dotazione finanziaria di oltre 60 mln di euro". "Non esiste alcun piano "a' o "b'per questa vertenza - ha detto- ma solo ed esclusivamente l'interesse delle due Regioni affinche' si salvaguardi la presenza in questa area di un fondamentale sito industriale manifatturiero, e con esso l'economia e l'occupazione per migliaia di lavoratori, sia diretti che dell'indotto. E' su questo che chiediamo al Governo di riattivare il tavolo nazionale che da troppo tempo non viene piu' presieduto da rappresentanti del Governo". "Per noi - ha sottolineato - e' stato sempre chiaro come, di fronte ad una vertenza che ha una portata cosi' vasta, non puo' che esserci un impegno delle istituzioni a livello nazionale. E' in gioco l'economia di un intero territorio. E sbaglieremmo se consentissimo di far ricadere il peso della vertenza nel limitato spazio dei territori coinvolti, riducendone la sua oggettiva valenza nazionale. Probabilmente non chiederebbe altro questo Governo che "territorializzare' la vertenza, evitando cosi' di fare la sua parte come formalmente si e' invece impegnato a fare". "Da quando abbiamo firmato l'accordo di programma - ha detto Marini - mettendoci come Regioni risorse concrete, circa 20 mln di euro tra Umbria e Marche, abbiamo sempre affermato che interesse irrinunciabile era quello di offrire per questa area la realizzazione di progetti industriali con partner seri ed affidabili che dessero precise garanzie rispetto alle loro strategie industriali". pg/cam/rob

[Fonte: Umbria OnLine]

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