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Giovedì 02 Maggio 2024

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Supporters Fratta: una passione che dura da 10 anni. Intervista di Matteo Romanelli

Umbertide (PG) - Tante sono le ragioni della straordinaria stagione di Acqua&Sapone Umbertide, il rendimento costantemente a livelli eccellenti delle giocatrici, le alchimie tattiche di coach Serventi che meriterebbe quant’altri mai il riconoscimento di allenatore dell’anno, la competenza della dirigenza nell’allestire il gruppo. Ma tra tutti questi motivi non è certo secondario il ruolo della tifoseria, che ha trascinato e si è fatta trascinare dalle prestazioni della squadra, alimentando un circolo virtuoso che ha reso il PalaMorandi un fortino inespugnabile per oltre cinque mesi, dal quale sono riuscite ad uscire con la vittoria solamente Schio e Ragusa e sempre con estrema difficoltà. Gara-1 di semifinale con le siciliane in questo senso è un esempio lampante dell’apporto che può arrivare dagli spalti.

E il cuore pulsante della tifoseria umbertidese è rappresentato senza dubbio dai Supporters Fratta, il gruppo organizzato che proprio quest’anno festeggia il decennale della sua formazione e che da allora rappresenta quello che, con locuzione spesso abusata ma in questo caso assai pertinente, può definirsi sesto uomo in campo. L’esordio risale all’ottobre 2004, la squadra militava ancora in serie B d’eccellenza e si chiamava Ciao Motori: in occasione del match contro la Civitanovese sugli spalti apparve per la prima volta lo striscione ufficiale del gruppo. Da allora sono cambiate tantissime cose, il nome della squadra, le giocatrici, la serie e il contesto, ma quello che è rimasto invariato è la passione di questi ragazzi nel supportare la formazione umbertidese in tutti i palazzetti d’Italia. Per questo, non poteva esserci maniera migliore di una stagione speciale come quella appena conclusa per festeggiare degnamente l’importante ricorrenza.

Per rievocare questa storia lunga ormai un decennio e parlare anche d’attualità, abbiamo incontrato due dei membri del gruppo, Lorenzo Giulietti e Giacomo Landini, una chiacchierata condotta tra aneddoti, ricordi, speranze e un occhio buttato su gara-1 di finale scudetto e sulla lezione piuttosto pesante inflitta da Ragusa a Schio. “Cominciamo con il ricordare il gruppo storico dei fondatori dei Supporter: Antonio Cecilia, che tuttora è il capo, Iacopo Gianfranceschi alias “fettina”, Tiziano Montanucci, Camillo Chiesi e Luciano Cirimbilli che però da qualche anno ha dovuto abbandonare per motivi personali. La prima trasferta ufficiale del gruppo fu a Cagliari”.

Lorenzo Giulietti ricorda anche il suo esordio ufficiale “in gara-3 di semifinale play-off di serie B con Ancona, l’anno della promozione in A2 nel 2005. Fu quasi per caso perché vidi tanta gente e tante macchine al palazzetto e da allora non ho più perso una partita”.

Il primo anno in seconda serie fu difficile, “la squadra non era molto competitiva, infatti non c’erano grandi aspettative e arrivò una sofferta salvezza all’ultima giornata”. Tutto diverso lo scenario della seconda stagione, quando il roster era ritenuto da tutti molto forte e c’erano grandi speranze. Infatti la squadra seppe arrivare fino alla finale promozione contro Pozzuoli, “ma l’epilogo fu tragico, perché arrivò una sconfitta di 1 punto dopo aver avuto negli ultimi 3 secondi la palla per vincere l’incontro”.

La stagione 2007-08, quella della storica promozione in serie A1, fu paradossalmente una delle più tribolate. “Il clima non era stato dei migliori fin dall’estate. L’inizio di campionato non fu dei migliori, tanto che ci fu l’esonero di Marco Staccini, sostituito da Giovanni Scaramuccia che però dopo sole due partite con Siena e Porto S. Elpidio diede le dimissioni. Arrivò allora in panchina Contu, che poi era il vice di Staccini, e arrivarono 6 vittorie consecutive nelle ultime giornate di campionato, che consentirono a quella che allora si chiamava Liomatic Fratta, di agganciare in extremis il quarto posto valido per i play-off, superando Livorno per pochi punti di differenza canestri”.

Dopo la vittoria in semifinale con Ancona, si arrivò quindi alla finale contro Chieti. Gara-1 si giocò in terra abruzzese e vide un vero e proprio esodo umbertidese in terra teatina “Più di 400 tifosi assistettero alla vittoria fuori casa e al PalaMorandi per gara-2 c’erano circa 2000 spettatori. La partita non ebbe storia e da lì cominciò la festa con caroselli fino a tarda notte che nessuno ancora ha dimenticato”.

Nel 2008 quindi inizia l’avventura di quella che nel frattempo era diventata Liomatic Umbertide nella massima serie del basket femminile italiano. Lo storico esordio avviene il 12 ottobre, nell’opening day disputato al PalaTiziano di Roma. Non possono ovviamente mancare sugli spalti i Supporter, arrivati nella capitale un paio d’ore prima della palla a due. Questa fu l’occasione di conoscenza con i tifosi di Taranto, dalla quale nacque il gemellaggio con le Brigate Rossoblu che tuttora è attivo, nonostante la sparizione della storica società pugliese la scorsa estate, con continui scambi di messaggi e notizie, rafforzatosi anche grazie a trasferte a supporto della Cras Basket, per esempio nella Final Four di Faenza del 2009.

Quel giorno a Roma l’avversaria era Napoli e arrivò una vittoria nettissima per 71-48. L’impatto con la categoria maggiore ovviamente non fu sempre così semplice per una realtà come Umbertide, “la squadra era stata costruita senza conoscere il mondo della serie A1, quindi non si sapeva bene cosa aspettarsi e non c’erano aspettative particolari”. Invece a fine anno arrivò la salvezza dopo il play-out contro Ribera e da quella stagione è iniziato il cammino di Umbertide verso l’élite del basket femminile italiano.

Il 2008 è stato però anche l’anno dell’arrivo in panchina di Lorenzo Serventi, una figura che rappresenta molto più di un semplice allenatore. È davvero raro infatti, almeno nello sport italiano, che si crei una simbiosi tale tra un tecnico, una tifoseria e una città come avvenuto in questa situazione. E le parole dei tifosi lo confermano: “Definire Lollo è impossibile, è attualmente il miglior allenatore d’Italia, ormai è diventato uno di famiglia, il rapporto con i tifosi è quello di un amico con il quale quando lo incontri per strada puoi parlare di qualsiasi argomento, non crediamo da altre parti esista qualcosa del genere”.

Intanto stagione dopo stagione Umbertide prende sempre più le misure alla serie A1, il roster continua a consolidarsi e così crescono i risultati. Nel 2010 arriva la prima qualificazione ai play-off, ma è nel 2011 “che davvero, senza gli infortuni a Robert nell’ultima partita di Priolo, ininfluente per la classifica, e di Ballardini alla vigilia della semifinale con Schio, si sarebbe potuto sognare”. Nonostante le tante assenze, le semifinali furono combattute, ma alla fine videro le scledensi imporsi per 3-0. A quella stagione è però legato un altro dei ricordi più belli della storia dei Supporter, la Final Four di Coppa Italia organizzata a Perugia, con la finale conquistata vincendo con Venezia e “oltre 2000 umbertidesi presenti sulla tribune e una grande coreografia organizzata per l’occasione”. Se questa è stata un’annata indimenticabile, quella successiva viene forse considerata la peggiore. L’inizio fu eccezionale, con un girone d’andata da 9 vittorie in 11 partite, al quale seguì però “una lunga serie di sconfitte che fece precipitare la squadra al quinto posto, con eliminazione immediata ai play-off contro Lucca per 2-0. Quello è stato sicuramente il momento più basso delle stagioni in A1, tanto che ci fu anche contestazione con tanto di striscioni”.

La stagione appena consegnata agli archivi è stata invece secondo Giulietti “la più bella in assoluto”, più cauto il giudizio di Landini che ricorda altri momenti davvero importanti, però concorda nell’affermare che “il gruppo che si era creato quest’anno non si cambierebbe con nessun altro, inoltre si era creato un affiatamento tra squadra e città che non si era mai visto, tutti erano coinvolti dall’entusiasmo, si vedeva anche nella vita quotidiana, parlando per strada o al bar quando tutti chiedevano informazioni sul basket o dal clima durante i play-off, con l’iniziativa delle rotonde ed altre che hanno contribuito ad avvicinare molte più persone. L’umore era quello di una formazione che avesse vinto il campionato”. Un esempio di questa splendida atmosfera è stata la cena organizzata il 14 marzo a Corlo proprio per festeggiare i dieci anni dei Supporter, con la partecipazione di Serventi, di tutte le giocatrici e di un pubblico davvero numeroso. È stata una serata davvero speciale, all’insegna del divertimento e dei ricordi.

Ma tra tante giocatrici passate in questi anni ad Umbertide, ce n’è stata una che i tifosi ricordano con particolare affetto? Menzione d’obbligo per capitan Consolini, ma tra quelle che non indossano più la canotta della Fratta, il pensiero va subito a “Sabrina Cinili, che arrivò proveniente dalla serie A2 nel 2009 e noi tifosi non la vedevamo un granché. Poi però con il suo lavoro e con quello di coach Serventi è migliorata tantissimo e già due anni dopo era diventata il capitano della squadra”.

In conclusione, “rivolto un ringraziamento speciale ad Andrea Centogambe in arte Ulisse, che ha aiutato a far conoscere meglio il basket femminile tramite UmbriaTv”, l’appuntamento è per la stagione 2014-15, più vicina di quanto sembri nonostante ancora non sia finita quella attuale, visto che già il mercato sembra entrato nel vivo, con un saluto e un auspicio: “Arrivederci al prossimo anno, con la speranza di proseguire il nostro sogno”.

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da Acqua&Sapone Umbertide ed è stato inizialmente pubblicato su www.pfumbertide.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Umbria OnLine]

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