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Sabato 04 Maggio 2024

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Shoah: Marini (Umbria), diffondere conoscenza per irrobustire anticorpi

Perugia (PG) - "La Giornata della Memoria, nella data simbolo di apertura dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, e' un impegno delle istituzioni per conoscere, capire, sapere, trasmettere conoscenze e testimonianze soprattutto alle giovani generazioni di ragazze e ragazzi affinche' la conoscenza profonda degli orrori della storia serva ad irrobustire gli anticorpi vitali per combattere il razzismo, l'antisemitismo, l'intolleranza religiosa e culturale, sempre purtroppo in agguato". Cosi' la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in occasione della ricorrenza della "Giornata della memoria". "Ad Auschwitz secondo alcune stime morirono circa 1,5 mln di ebrei, 1 mln di prigionieri politici, oltre agli zingari, gli omosessuali, ed i Testimoni di Geova - scrive Marini in uno dei passaggi della nota riportando le parole di Pietro Terracina, ebreo italiano, deportato nel lager di Auschwitz Birkenau e sopravvissuto alla Shoah - una fila interminabile di uomini di tutte le regioni d'Europa. Auschwitz era il posto dove chi sopravviveva, veniva privato di ogni diritto. Non poteva avere ricordi, anche il ricordo dei familiari, il senso della famiglia veniva schiacciato dall'esigenza di sopravvivere...". L'Italia di Mussolini, scrive ancora la presidente, partecipo' a scrivere le pagine orribili di questa storia fatta di antisemitismo e di sistematica eliminazione degli ebrei, divenendo corresponsabile della follia della Shoah. Al tempo stesso ci fu l'esempio di moltissimi italiani, un numero ampio di "giusti" che aiutarono a proteggere gli ebrei, non perdendo l'ancoraggio ai principi di umanita' e di rispetto della inviolabilita' della persona umana. Il Vescovo di Assisi, elenca Marini, Giuseppe Placido Nicolini insieme a Don Aldo Brunacci e a padre Rufino Niccacci salvo' piu' di 300 ebrei facendoli nascondere nei conventi della citta' di Assisi, mentre ad altri furono forniti documenti falsi. Tanti "giusti" italiani ci furono tra i funzionari dello stato, i carabinieri, i sacerdoti cattolici, le suore. L'azione di persone come Giorgio Perlasca o monsignor Angelo Rotta permise di salvare migliaia di ebrei. La Regione Umbria - conclude - con la campagna 2012 "Ignorare la storia ci condanna due volte" vuole rendere omaggio alle vittime della Shoah e dare un contributo alla formazione consapevole delle nuove e giovani generazioni robuste nei valori e principi democratici, di liberta', rispetto e inviolabilita' delle persone. Per non dimenticare. pg

[Fonte: Umbria OnLine]

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