Perugia (PG) - L'annuncio sui quotidiani locali dell'assunzione da parte della Giunta comunale di Perugia, guidata da Wladimiro Boccali (Pd), di 5 nuovi dirigenti a tempo indeterminato, ha provocato una dura presa di posizione dei partiti di opposizione.
"La Giunta inizia male il nuovo anno. Assume cinque nuovi dirigenti e chiede ai perugini - hanno commentato in una nota i consiglieri del Pdl Giorgio Corrado, Emanuele Prisco, Andrea Romizi e Leonardo Varasano - piu' tasse, (IRPEF, tassa di soggiorno, aumento dell'acqua...), fornendo meno servizi".
"Si continua ad accontentare chi ottiene cospicui benefici dalla spesa pubblica in cambio di ulteriori sacrifici per tutti gli altri che da queste prebende sono esclusi. Non sfugge inoltre - hanno ribadito dal PdL - come si sia voluta stabilizzare una classe dirigente scelta nel tempo con il criterio della discrezionalita' politica, molta della quale assunta senza concorso, bypassando di fatto la legge Brunetta, che pone un tetto massimo alla presenza di dirigenti a tempo determinato".
"Rispetto ai tanti concittadini che hanno iniziato l'anno tra le ristrettezze economiche ed altri, senza il proprio posto di lavoro - hanno concluso Prisco, Romizi e Varasano - ci chiediamo come il comunista Ciccone (assessore al Personale), non arrossisca di vergogna a non ridurre la spesa pubblica con incarichi lavorativi sin troppo bene remunerati, che peseranno per altri venti o trenta anni sulle tasche dei perugini". Pieno sostegno e' arrivato dal PdL alla proposta del consigliere Sbrenna che nei giorni scorsi, ha chiesto di ridurre l'organico dirigenziale, premiandone la qualita' in linea con altre iniziative del centrodestra perugino. Anche il sindacato e' critico: Piero Martani del Sulpm definisce "atto vergognoso" l'assunzione, "un atto studiato e pensato con premeditazione e pubblicato di nascosto".
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