Il nostro network: News | Turismo | I 92 comuni | Ultim'ora e Politica | Guide | Hotels e Alloggi | Prenotazioni | Ristoranti e Locali | Shopping | Casa | Wedding/Matrimoni | Turismo Religioso | Facebook | Twitter | YouTube | Google+ | iPhone | Android
Venerdì 03 Maggio 2024

Booking.com

Pensioni: dall'Umbria in centinaia a manifestazione cgil-cisl-uil

Perugia (PG) - Saranno centinaia le lavoratrici e i lavoratori, le pensionate e i pensionati che partiranno dall'Umbria, a bordo dei 6 pullman organizzati o con mezzo privato, per partecipare alla manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil in programma domani a Roma. Lo annuncia una nota unitaria dei sindacati regionali. Il corteo si avviera' da piazza della Repubblica e si snodera' per via Terme di Diocleziano, via Giovanni Amendola, via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali e giungera' in piazza Santi Apostoli intorno a mezzogiorno. "I provvedimenti assunti dal Governo Monti sulle pensioni hanno creato una vera e propria emergenza sociale - evidenziano le organizzazioni - per i lavoratori in mobilita' ordinaria ed in mobilita' lunga, per i lavoratori che hanno accettato esodi individuali e collettivi, per i titolari di prestazioni di sostegno al reddito a carico del fondi di solidarieta' di settore, per gli autorizzati alla prosecuzione volontaria, per coloro che hanno ottenuto l'esonero dal servizio". Cgil, Cisl e Uil sottolineano che restano ancora aperti i problemi derivanti dalle ricongiunzioni onerose presso diverse gestioni previdenziali, a seguito della cancellazione effettuata dalla legge 122/2010 delle norme che consentivano ai lavoratori del settore privato e del settore pubblico di chiedere la costituzione della posizione assicurativa o la ricongiunzione gratuita della contribuzione in un unico fondo. Di conseguenza, a partire dal luglio del 2010, a questi lavoratori per poter andare in pensione vengono imposti oneri di ricongiunzione gravosi che raggiungono addirittura l'importo di centinaia di migliaia di euro, con la conseguenza che molti, non potendo pagare, si trovano nella condizione di non aver diritto a pensione. Per questo le organizzazioni chiedono al Governo e al Parlamento di intervenire per modificare i provvedimenti varati e renderli piu' equi sul piano sociale, dando di nuovo certezze sul diritto a pensione a tutti i lavoratori espulsi o prossimi all'espulsione dal lavoro e consentendo a chi e' ormai prossimo alla pensione di ricongiungere tutti i contributi maturati presso enti o gestioni diverse senza oneri. pg/mpd

[Fonte: Umbria OnLine]

Condividi su: Facebook Digg Delicious Technorati Google Bookmarks OK Notizie Wikio Italia

Mappa

Calcola percorso in auto