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Lunedì 06 Maggio 2024

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Meredith: settimana dedicata arringhe difese. cominciano parti civili

Perugia (PG) - Sono state le difese delle parti civili le protagoniste dell'udienza odierna avanti alla Corte di assise di appello di Perugia per l'omicidio di Meredith Kercher. Dopo l'avvocato Letizia Magnini, legale della proprietaria della casa dove la notte tra il primo e il due novembre del 2007 venne uccisa la studentessa inglese, e' stata la volta dell'avvocato Carlo Pacelli. Il legale rappresenta Patrick Lumumba, il musicista congolese arrestato nelle prime fasi delle indagini su indicazione di Amanda Knox come autore materiale del delitto e poi scagionato da ogni accusa (l'americana e' stata condannata in primo grado a 26 anni di reclusione, uno in meno dell'altro imputato Raffaele Sollecito, perche' riconosciuta anche colpevole di calunnia nei confronti del congolese - ndr). Il legale di Lumumba, che si e' soffermato sul fatto che il suo assistito in questa vicenda rappresenta "la seconda vittima" ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado. "Amanda Knox e' colpevole - ha detto - e va condannata confermando la sentenza di primo grado". Sia la giovane americana che l'ingegnere informatico barese hanno assistito all'udienza, in una posizione piu' arrestata rispetto al solito per consentire a tutte le parti civili di parlare; circostanza che ha suscitato maggiore interesse tra i fotografi ed i teleoperatori. Sull'aspetto mediatico della vicenda si e' soffermato l'avvocato Francesco Maresca, legale della famiglia Kercher che si e' detto preoccupato per come fuori dall'Aula "si sono creati schieramenti contrapposti simili a una partita di calcio". Nell'auspicare, a 4 anni dalla vicenda "una giusta sentenza", l'avvocato Maresca ha ribadito la "totale fiducia" della famiglia della vittima "sgozzata come negli omicidi di mafia", verso i giudici chiamati ad esprimere un giudizio "unicamente dal libero convincimento". Il legale ha anche mostrato in aula le immagini della studentessa, ancora viva e sorridente e poi nelle varie fasi dopo il ritrovamento del cadavere, una circostanza sulla quale si e' scusato con la famiglia per non avere chiesto che il tutto avvenisse a porte chiuse. Sulla dinamica dell'omicidio, l'altro legale di parte civile dei Kercher, Serena Perna, ha parlato di intervento di piu' persone che non permisero a Mez di difendersi. A provarlo, per l'avvocato, la mancanza di "lesioni da difesa sul corpo". pg/gc

[Fonte: Umbria OnLine]

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