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Venerdì 26 Aprile 2024

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Manovra bis: Stufara (Prc Umbria), frutto svendita sistema Paese

Perugia (PG) - "La manovra economica del governo e' il frutto avvelenato della svendita pluridecennale del sistema Paese, che con la definitiva demolizione del contratto nazionale, del welfare, del sistema delle autonomie locali e delle regioni, conosce oggi un punto di non ritorno". Lo scrive in una nota il capogruppo del Prc nel consiglio regionale dell'Umbria Damiano Stufara osservando "non siamo di fronte ad una finanziaria che aggrava la crisi e rafforza i finanzieri, perche' nel momento in cui il pareggio di bilancio viene assunto come principio costituzionale, si sancisce di fatto la subordinazione anche formale della politica all'economia, da cui deriva la fine dell'idea stessa di una redistribuzione della ricchezza corrispondente ai bisogni ed alle aspettative della popolazione".

"Se il centrosinistra vuole essere conseguente nella difesa della democrazia e operare per la sconfitta delle destre - continua - e' ora che affronti la questione dell'alternativa a partire dai contenuti programmatici, uscendo quindi da una discussione tutta appiattita sulla leadership e predisponendo proposte ben comprensibili alla popolazione e immediatamente efficaci. In primo luogo e' dunque indispensabile passare da una discussione sul "chi' ad una sul "che cosa'; alla popolazione serve una risposta, non un "papa laico', segno piuttosto di un complessivo regresso della democrazia che prelude a svolte autoritarie, come dimostra la soppressione di enti elettivi quali le province e i piccoli comuni". Per il capogruppo di Prc "e' evidente che questa svolta non potra' avvenire finche' le forze dell'opposizione parlamentare perpetueranno nella complicita' con le scelte del governo nazionale, complicita' che con il voto favorevole a scatola chiusa alla finanziaria targata Tremonti ha conosciuto un'ulteriore, vergognosa conferma. Non ci si puo' scandalizzare per i tagli agli enti locali per poi piegare la testa a Roma in nome di una presunta ragion di Stato; finche' il centrosinistra rimarra' irretito nell'ideologia dei sacrifici necessari la sua proposta politica sara' incomprensibile e come tale condannata alla sconfitta. In secondo luogo e' dunque un punto dirimente la costruzione dell'opposizione nei territori, sfruttando tutti i mezzi a disposizione delle istituzioni locali nell'azione di contrasto della manovra. Per questo - conclude - il Gruppo consiliare del Partito della Rifondazione comunista per la Federazione della Sinistra ritiene necessario operare da subito per indicare la possibilita' di scelte alternative, che vanno dalla tassazione dei grandi patrimoni alla lotta all'evasione fiscale, dal dimezzamento degli stipendi di manager e dirigenti al contrasto delle delocalizzazioni, dal taglio delle missioni di guerra e delle grandi opere inutili allo sviluppo di politiche industriali e sociali degne di questo nome". pg/map/alf

[Fonte: Umbria OnLine]

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